Credi che Internet sia l’unico media e strumento in Italia che sia stato capace di ridurre le differenze sociali? Ti sbagli.
Sembrerebbe una banalità ma secondo l’ISTAT, che ha condotto l’indagine “Aspetti della vita quotidiana“, i beni tecnologici più diffusi sono il televisore presente nel 96,1% delle famiglie italiane ed il cellulare (90,7%).
Seguono il lettore DVD (63,3%), il videoregistratore (55,7%), il personal computer (54,3%) e l’accesso ad Internet (47,3%):
Secondo lo studio le famiglie con almeno un minorenne possiedono il personal computer e l’accesso ad Internet rispettivamente nel 79% e nel 68,1% dei casi.
L’aspetto più interessante dell’indagine dell’ISTAT è quello sul divario sociale: l’86,2% delle famiglie con capofamiglia dirigente, imprenditore o libero professionista possiede il personal computer, il 78,6% l’accesso a Internet, il 61,8% la connessione a banda larga e l’antenna parabolica. Il possesso del cellulare ha superato quello del televisore in quasi tutte le famiglie tranne in quelle in cui il capofamiglia risulta non occupato.
Il divario sociale è più evidente quando si analizzano i consumi: usano di più il personal computer e Internet gli studenti (rispettivamente 90,2% e 88,3%) per i quali la sovrapposizione nell’uso del personal computer e di Internet è quasi totale, seguiti dagli occupati (66,7% e 63,6%); all’ultimo posto si collocano le casalinghe (16,3% e 14,3%) e i ritirati dal lavoro (12,4% e 10,6%).
Tra gli occupati l’uso del personal computer prevale tra i direttivi, quadri, impiegati (85,4%). Seguono i dirigenti, imprenditori, liberi professionisti (81,3%) e, a grande distanza, i lavoratori in proprio e coadiuvanti (53,8%), mentre tra gli operai e apprendisti la quota di chi utilizza il personal computer scende al 45,1%.
Internet è utilizzato soprattutto da direttivi, quadri, impiegati (82,9%), seguiti dai dirigenti, gli imprenditori, i liberi professionisti (79,1%). Solo il 40,9% degli operai e apprendisti usa, invece, la rete.
Le famiglie più svantaggiate sono quelle con capofamiglia operaio e quelle con capofamiglia non occupato perchè tra queste e quelle con un capofamiglia dirigente, imprenditore o libero professionista, c’è una differenza di 25 punti percentuali nel possesso del personal computer, ad esempio. Queste differenze si riducono nelle altre tecnologie, quelle meno costose come il lettore DVD e la consolle per videogiochi e si annullano solo nel caso del cellulare e del televisore.
In sostanza Internet ed il PC costano ancora molto per le famiglie meno abbienti tanto è vero che il personal computer è diffuso in misura uguale al Centro ed al Nord ed invece meno al Sud e nelle Isole (lo usano il 41%).
E per finire ecco cosa fanno gli italiani quando si collegano in Rete:
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