Sergio Maistrello scrive un bell’articolo su Apogeonline nel quale spiega in sintesi pregi e difetti della Legge Pisanu che scadrà il 31 Dicembre 2009. E’ opportuno farla finalmente scadere purchè poi quel vuoto normativo venga colmato finalmente con una legge completa.
Mi auguro anche io che si apra un bel dibattito pubblico che coinvolga in maniera attiva e partecipativa anche la politica. E sarebbe bello che Guido, Stefano ed altri amici abbiano l’importante compito di proporre e partecipare alla stesura di un nuovo regolamento.
Di certo c’è solo che questa legge transitoria ha agevolato non poco le indagini della polizia postale sul fronte interno, permettendo l’identificazione di numerosi autori di reati commessi attraverso internet, pedopornografia in testa. Il che è certamente una buona notizia, ma a ben guardare esula dallo scopo grave e urgente che animava l’eccezionalità del testo del ministro Pisanu.
I costi della legge Pisanu, invece, sono altissimi. Questa legge ha assestato un colpo durissimo alle potenzialità di crescita tecnologica e culturale di un paese già in ritardo su tutti gli indici internazionali della connettività a internet: nel momento in cui nel mondo la rete si apre sempre di più al prossimo grazie alle tecnologie wireless e all’utopia mutualistica dei tanti punti di accesso condivisi liberamente da privati, da istituzioni e da locali pubblici, in Italia abbiamo imposto lucchetti e procedure artificiali, aliene alla sua immediatezza ed efficacia.
La prossima scadenza utile, sulla quale sarebbe opportuno si aprisse questa volta in tempo utile un dibattito sereno e costruttivo, è il 31 dicembre 2009.
Fanno 85 giorni a partire da oggi. 85 giorni in cui chi ha a cuore il futuro della rete in Italia è chiamato a far sentire la propria voce.
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