I “Webby Awards” sono gli Oscar di Internet organizzati da AOL con una storia di 14 anni alle spalle. La giuria di quest’anno era composta da personaggi celebri coma Martha Stwart ed Arianna Huffington ed ha giudicato siti web, campagne pubblicitarie, servizi sul mobile.

Sono arrivati più di 1 milione di segnalazioni e tra questi sono stati decisi i vincitori dei webby awards 2010 per la categoria website: il titolo del post è una provocazione che scaturisce proprio da questa lista in quanto non c’è nessuna azienda o agenzia italiana, nessun freelance italico. Forse mi è sfuggito qualche nome nel lungo elenco ma è lo stesso anche nelle sezioni interactive advertising, online film & video, mobile.

Detto da uno che ha un blog con una grafica preistorica può sembrare pretestuoso ma si tratta ovviamente di una provocazione. Ok, di solito in questi premi gli anglofoni sono avvantaggiati ma possibile che in Italia non siamo abbastanza bravi online da poter competere con gli altri Paesi e realizzare siti web, servizi ed advertising con i fiocchi?

5 Comments

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    1. @Napolux: Non lo metto in dubbio però farebbe piacere vedere riconoscimenti internazionale anche se alcuni ci sono e ce ne sono stati. Non conoscevo Scozzese, forse di nome l’ho già sentito, grazie per la segnalazione napo!

  • Dipende cosa intendi per siti web ben realizzati: la sensibilità è diversa da utente a utente, figuriamoci da paese a paese.
    Mettiamoci anche che l’Italia è considerato un paese sottosviluppato per quel che riguarda le nuove tecnologie e dunque immagino che i nostri designer non siano neanche presi in considerazione.

    1. @MademoiselleAnne: Io credo in giro ci sia gente altrettanto brava anche in Italia, dovrebbe solo uscire dal guscio…. :-)

  • Beh, una volta visti i capolavori tipo italia.gov e quasi tutti i siti istituzionali, ho capito due cose:

    1. I soldi vengon mangiati (vabè, non è una grossa novità, lo ammetto! :D)
    2. Ma possibile che nessuno di questi siti ha una parvenza di decenza?

    Cioè, sto includendo tra i vari siti anche quelli relativi a compagnie telefoniche (tim era un aborto fino a poco fa, ora ha una sua decenza, telecom italia idem).
    Freelance. Conosco molti web designers, e gran parte di loro ha da poco abbandonato i frame per fare i siti “2.0”. Che poi 2.0 per loro significa fare “le immagini belle”. E tutto finisce qua.
    Quando cerco un template già fatto (per un qualsivoglia motivo, sia esso per wordpress, joomla o semplicemente uno xhtml) non considero *MAI* quelli fatti da italiani: con le dovute eccezioni, perchè mai si può fare di tutta l’erba un fascio, posso dire che generalmente son fatti con una disorganizzazione, un caos mentale unico, ed una superficialità circa gli standard e l’esser compliant che fa spavento. Spesso vengono usati solo tag “id” e mai “class”, o il contrario. Questo quando si è fortunati e sono xhtml.
    Il nostro principale problema è esattamente quello da te accennato: non usciamo dal guscio. E questo vale per qualunque ambito italiano. Restiamo sempre nel nostro piccolo mondo. Di fatti, i film italiani (anche qui ci sono le dovute eccezioni, per carità) solitamente son film ambientati in italia, girati con preconcetti italiani, realizzati per italiani. E chiaramente, son visti solo da italiani. Lo stesso non può dirsi altrove.
    Il nostro problema è non buttare l’occhio fuori, restando sempre incatenati nella nostra piccola e limitata realtà.