Il numero di Nòva 24 di Giovedì scorso (a proposito, questa settimana esce di Venerdì, quindi oggi), conteneva oltre una serie di interessante articoli, anche uno a firma di Luca De Felice, ingegnere e stagista, sul Bluetooth Advertising, una nuova e curiosa forma di marketing. Proximity marketing o anche mobile & proximity marketing, “marketing di prossimità”, così viene chiamato questo tipo di pubblicità che sfrutta la tecnologia Bluetooth dei dispositivi mobili e quindi dei cellulari (ma anche nei PC), per attirare clienti: come funziona ? Sfruttando la caratteristica principale del Bluetooth, ovvero quella di poter raggiungere devices nel raggio di 10 metri ed anche più, è possibile inviare ai dispositivi abilitati se lo desiderano, informazioni promozionali, messaggi pubblicitari di un prodotto o anche sconti come segnalato nell’articolo: immagini, video, veicolano dalla postazione al cliente che può accettare o meno l’invio. Ci sono diverse aziende che sviluppano già software di questo genere, come la soluzione Bluevertise, quella BlueAD, basta cercare in Rete: ho notato con piacere che anche in Italia c’è chi parla di questo advertising da un pezzo, con esempi concreti di campagne pubblicitarie. Certo, il problema della privacy può essere serio, spesso questo marketing non è selvaggio e l’utente viene avvisato della campagna in corso (magari in fiere, eventi) ma il punto è che il bluetooth ha un identificativo unico che può essere memorizzato e quindi il sistema potrebbe riconoscere il dispositivo, inviando ancora messaggi. Ci sarà quindi il pericolo anche di un Bluetooth-Spamming in futuro ?

12 Comments

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  • è una forma di marketing attiva.. ovvero l’utilizzatore deve accettare il contenuto che il “server” tenta di inviare..

  • ne ho visti degli esempi carini ad edimburgo questa estate..
    (anche al cinema, in cui ti potevi scaricare i trailer o i making of sul cellulare via bluethoot)

  • @baldo: Si, se hai letto l’ho scritto, l’utente deve accettare o meno l’invio. Di esempi ce ne sono di più all’estero, con centri commerciali ed altri luoghi nel quale viene effettuato.

  • Gentile Dario, ti ringrazio per i link al mio blog. Per quanto riguarda la domanda conclusiva del tuo articolo, tempo fa una mia collega ha scritto un articolo in merito che io ho pubblicato sul mio blog il giorno 22 novembre. L’argomento sta diventanto di stretta attualità.

    Ti ringrazio per l’ospitatilità che mi auguro di poter ricambiare a breve.

    Cordialmente
    Alfredo

  • @Alfredo: Grazie per il link, ne approfitto per farti i complimenti poichè in Italy non ci sono molte risorse su questo tipo di marketing. Vienimi a trovare quando vuoi e se hai contatti IM, specie GTalk,aggiungimi pure. Un saluto, buon lavoro.

  • ciao, l’agenzia per la quale collaboro proprio in questi giorni ha realizzato 2 campagne di proximity marketing una per Nike ed una per Fox su due campagne separate.
    Posto il link ad una pagina che parla di questi progetti, ma se ritenete che non sia in linea con la politica del blog vi chiedo di cancellarla e di scusarmi.

    ciao a tutti e buon lavoro

  • @Flavia: Finchè non si fa dello spam,pubblicità sfacciata e di cattivo gusto la policy di questo blog accetta segnalazioni. Presto aggiungerò un disclaimer. Saluti.

  • Ciao Dario,

    ho scritto un breve articolo introduttivo sul proximity marketing che puoi trovare all’indirizzo:

  • @Marco: Ciao,ti ringrazio per la segnalazione,l’articolo è molto interessante così come il sito.
    Vedo che è ancora under costruction,ma mi aspetto altri articoli e magari anche un blog;mi fa piacere che mi leggi.

  • ciao a tutti, il mio apporto è una serie di video che ho girato su alcune delle principali campagne di bluetooth advertising da me realizzate.

    http://www.youtube.com/profile?user=bluemktg

    La difficoltà che incontro molte volte è che il cliente finale NON vuole mettere una qualsiasi comunicazione che avvisi l’utenza, che in prossimità della location (negozio, stand in fiera, corner e altro) esiste un trasmettitore di proximity marketing.

    Sono felice che si parli di questo new media e ringrazio chi ci ospita

    Stefano M.C.C. Cocconcelli
    http://www.playblue.net

  • @Playblue: Grazie anche per la tua segnalazione Stefano: ho trovato molto interessante il progetto delle pensiline. Vedrò i video sul vostro account di YouTube: strano che sia proprio del cliente finale la volontà di non comunicare la presenza di una tecnologia del genere. Credo però sia un necessario avviso anche in quei casi di marketing selvaggio.