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Vignetta di Vauro

Lo sport nazionale dei politici non è il calcio ma quello della carabina; anche i giornalisti si sono adeguati. Per fare centro ormai non c’è bersaglio migliore che Marco Travaglio. Ieri ad Annozero di Michele Santoro ci ha provato anche Castelli; i video sono qui.

Vengono citati in giudizio anche Youtube e la Rete come fonte di ricerca delle dichiarazioni, dunque fate almeno un hip hip hurra in onore ed a favore dell’autorevolezza di Internet.

4 Comments

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  • Il primo problema Dario:

    persone come Travaglio, Santoro o Grillo sono indispensabili, non ultimo per testimoniare il successo della nostra democrazia, che per continuare ad essere tale deve però anche saper mettersi continuamente in discussione.

    Il secondo problema:

    semmai dobbiamo domandarci se codesti signori, che ovviamente si spacciano per la parte migliore del paese, non si stiano adoperando incessantemente a tenere ben sveglie le coscienze altrui, non ultimo anche per magari trarne più che discreti profitti.

    Già, poiché codesti attori – esattamente come la nostra leadership politica, che lo fa di professione – hanno quasi tutti un denominatore comune, ovvero un cospicuo conto in banca.

    Ciò non vuole dire nulla, ma forse è importante non scordare anche quest’aspetto.

    Poiché in tal caso, detto discorso assomiglierebbe piuttosto ad un continuo, reciproco ma anche lucrativo prendersi in giro tra le parti coinvolte.

    Ovviamente, in detto caso, a scapito di noi altri spettatori …

  • Non deve essere simpatico diventare il bersaglio di tutti, io però spero che ci sia sempre qualcuno che tenga sveglie le nostre coscienze.

  • Il bersaglio di tutti dicevi?

    Eccolo …

    “Forse Aristotele dice una cosa semplice in modo complicato. O forse non siamo più abituati noi a ragionare di queste cose. Ma non è forse vero che una delle principali vittime del nostro tempo è il principio di non contraddizione? E non sarà forse per questo motivo, unito ad una crescente mancanza di sincerità ed eccesso di paura e insicurezza, che non si riesce più a discutere di nulla?”

    Emanuele Severino