E’ questa l’impressione che mi ha dato la notizia lanciata poche ore fa sul sito Ansa, riguardo il rinuncio da parte di Telecom Italia all’aumento di canone che era stato previsto nel nuovo anno a partire da gennaio con un rincaro del 1.5 % (da 14,57 a 14,80 euro al mese). Guido Rossi ha informato il presidente dell’Agcom, Calabrò, che in seguito alle preoccupazioni dei consumers, Telecom Italia soprassiede al richiesto aumento del canone che doveva essere valutato (inutilmente) nel consiglio di oggi da parte dell’authority. Chiedo a Stefano Quintarelli, presidente dimissionario di Aiip, di scrivere un post di riflessione sulla strategia di Telecom Italia: spero si sbilanci e non aspetti il 31 dicembre (data della scadenza del mandato).

[UPDATE, December 15] L’Aduc esprime il suo parere con un comunicato stampa da parte del Presidente dell’Associazione per i diritti degli utenti e consumatori, che definisce triste e senza prospettive il futuro di TI.

2 Comments

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

  • guarda che le querele trascendono i ruoli istituzionali… ;-)
    sorry, ma ci tengo troppo a continuare a bloggare.
    l’unico commento possibile, un po’ scherzoso, e’ che la strategia sembra disorientare gli avversari!
    vendo, anzi no, anzi forse, anzi adesso non se ne parla
    scorporo, anzi no, anzi si, vediamo cosa
    aumento, anzi no…
    ;-)

  • @Stefano: Beh un po di coraggio a volte è necessario, poi non c’è sempre bisogno di esagerare, no ? Un parere degli utenti (e quindi anche tuo), specie quelli più esperti,è comunque più che necessario ed interessante.
    Hai riassunto però almeno la (non) strategia. ;)