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L’acquisto in rete è spesso ostacolato dall’affidarsi completamente al servizio web, quasi a “scatola vuota”: guai non riuscire a conquistare la fiducia del consumatore da parte di chi gestisce gli ecommerce. Non lavoro in una startup che si occupa di questo settore ma credo sia abbastanza difficile conquistare clienti con la puntualità e la serietà, ma cose del genere, spesso risolte in burle, sono da evitare: che su eBay, non un ecommerce ma un sito d’aste, vendano anche i Mig 21, forse non è abbastanza strano, c’è stato di peggio, ma mi ha aiutato in diverse riflessioni.
Come definite e quali sono secondo voi i modelli, i metodi e le dinamiche che definiscono affidabile, un ecommerce ? Perchè è di questo che si tratta: se acquistare su Amazon è per voi una pratica giornaliera potreste dare almeno da consumatore, un vostro giudizio e pensiero sullo shopping online; tra l’altro sono stato ispirato anche da questo post di Salvatore riguardo truffe sugli annunci presenti in Internet.
Chi lavora come l’amico Paolo da qualche tempo nel settore forse saprebbe spiegare meglio di me la tendenza della scarsa fiducia del pubblico ad acquistare in Rete: forse più che pensare a come fare i soldi col 2.0, gli investitori europei (che non investono) potrebbero proporre un modello che riesca a solleticare la competizione, tra le poche aziende europee affermate.

8 Comments

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  • Guarda, prima di affidarmi ad un sito di ecommerce passo qualche tempo a documentarmi in blog, forum, newsgroup, ecc…

    Se leggo opinioni favorevoli all’ecommerce X e trovo prezzi interessanti allora acquisto.

    Finora mi sono sempre trovato bene, ho comprato su 2-3 siti e le opinioni lette prima dell’acquisto si sono dimostrate molto valide…

    Il passaparola, come per il negozietto sottocasa vale molto anche per l’ecommerce IMHO!

  • @Napolux: Ottimo,erano una delle risposte che cercavo. Quindi anche tu da consumatore ti affidi al passaparola,che sia su blog,forum o newsgroup. E’ vero,il sistema dei feedback forse non è dei migliori, ma finora non ha funzionato poi così male: eBay è in fondo un sito d’aste, l’unico motivo che ti fa cadere l’affidabilità è il sistema dei feeback ?

  • Per il momento diciamo che lavoravo nel settore :)

    Sicuramente il documentarsi sull’ecommerce è la prima cosa. Controllare anche la presenza nei vari comparatori di prezzi online garantisce che la società che sta dietro il sito esiste sul serio (senza per forza ricorrere a controlli incrociati sulla partita iva).
    Oltre ai consigli sacrosanti di Napololux, suggerisco, prima di acquistare, di testare il servizio clienti. In caso di acquisto e di qualche problema, sarà proprio questo a dover risolvere la cosa, quindi meglio saper prima l’affidabilità dell’azienda anche sotto quel punto di vista.

  • No, non è solo il sistema di feedback. E’ che la vendita tra privati non mi ha mai entusiasmato.

    Se pur solo su carta, un’azienda con un sito di ecommerce, regolarmente registrata in camera di commercio, ecc… Mi offre più garanzie.

    Su eBay, ci sono troppe variabili IMHO:
    – il venditore truffaldino
    – i feedback fasulli (o non proprio reali)
    – le poste che si imboscano la roba (almeno con alcuni siti web puoi scegliere tra corriere o no, e sei tutelato dal pagamento in contrassegno, o dalla rispedizione garantita…)

    Ecc…

  • @Paolo e Napolux: Grazie,il vostro parere è di certo servito per capire meglio quali sono i metri di giudizio di chi è consumatore ma alla fine anche esperto della Rete. Mi trovate ovviamente d’accordo con voi in tutti i punti: spero in futuro di ritornare sull’argomento con riflessioni più argomentate.