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La legge sugli sconti dei libri

Oggi è l’ultimo giorno per chi vuole comprare libri scontati a più del 15%: da domani entra in vigore la legge promossa da Riccardo Levi sul probizionismo dei libri che stabilisce che non si possano applicare ai libri sconti superiori al 15% del loro prezzo. Soltanto in occasioni di speciali campagne promozionali da effettuarsi per un periodo non superiore a un mese e comunque mai a dicembre, gli sconti anche su Internet potranno arrivare fino ad un massimo del 25%. La nuova legge riguarda anche i fumetti: le fumetterie non possono fare sconti troppo alti perché i fumetti che ricevono dai distributori sono scontati del 35% circa.

Molti l’hanno chiamato la legge ammazza Amazon, il tentativo è quello di difendere i piccoli librai: per risposta l’azienda di Jeff Bezos ha lanciato per 235 mila titoli una campagna di sconto dei libri del 40% fino ad oggi mentre alcuni remainders, le giacenze di magazzino, sono scontati del 65%. Si dice che questa legge non vada contro i lettori e che seppure possa sembrare probizionista alla fine cerca di difendere i rivenditori poichè il prezzo del libro è fissato dagli editori.

In Paesi come Francia, Germania, Spagna, Svizzera nessuno può fare sconti e la concorrenza si sposta direttamente sul prezzo di copertina ossia sul valore del libro, dei contenuti: le librerie non sono costrette a vendere sconti ma a vendere libri. E’ quello che pensano alcuni, vedremo come andrà qui in Italia. Dall’altra parte il caro-libri scolastici sta costringendo molte reti di studenti a organizzarsi in mercatini dell’usato: Amazon.it di recente permetteva sconti anche su questi titoli, bisognerà arrangiarsi.


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