Mentre i blog chiudono ed i giornalisti scioperano c’è chi, come ogni giorno, ride. Ride perchè invece di raccontare questa Italia preferiamo lasciare tutto così com’è, tanto è solo un altro sciopero, cosa vuoi che cambi da domani?
Quello che penso, e lo dico con assoluta modestia, è che stare zitti sia sempre sbagliato, in ogni circostanza. Contro una legge che impone il silenzio non si può tacere: non era più saggio fare uscire i giornali, ma si anche quelli online, con uno speciale approfondito dedicato alla legge Alfano?
Pensate quanti italiani si sarebbero concentrati sull’argomento ed avrebbero approfondito, qualcuno avrebbe addirittura conservato la copia del giornale a futura memoria in modo da tirarla fuori per l’occasione giusta (l’entrata in vigore della legge o un caso di censura). E invece cosa ricorderanno gli italiani oggi? L’n-esimo vuoto d’informazione.
E poi perchè non parlare di quei giornalisti senatori che hanno votato a favore della legge Bavaglio? Questo blog è stato attento alla legge Bavaglio fin dall’inizio, quando anche ai blogger più prezzolati non importava parlarne mentre oggi sono tutti lì a fingersi paladini.
Per questo oggi, se ho tempo per scrivere altri post, li dedicherò tutti a questo tema. Perchè la cosa più sbagliata, soprattutto in Rete, è mettersi il bavaglio da soli.
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