David Armano pubblica una sua personale lista di 6 trend dei social media nel 2010 che traduco brevemente e velocemente (segnalatemi errori) qui sotto:
1. I Social media diventano meno “social”
Grazie ai gruppi, alle liste ed ai network di nicchia che cominciano a diventare più popolari, le reti verranno considerate come più “esclusive”. Non tutti possono stare su di una lista di Twitter che è stata appena creata e come le reti cominceranno ad avere più “rumore”, è probabile che “nascondere” gli update che appaiono nel news feed di Facebook ad esempio diventi un comportamento abbastanza comune. Forse non sarà meno sociale ma potrebbe essere un giusto compromesso per prendere il giusto valore dalla nostra rete di contatti pur continuando a filtrare ed ordinare le informazioni.
2. Aziende che guardano altrove
Sono relativamente poche le grandi aziende che hanno scalato le iniziative “social” senza considerare singole iniziative di marketing e comunicazione. Twelpforce sfrutta centinaia di impiegati per fare “customer support” su Twitter. I dipendenti sono gestiti attraverso un sistema personalizzato che tiene traccia di chi partecipa.
Questo è un segno delle cose che vedremo nel prossimo anno: le aziende più che cercare di tagliare i costi vorranno servire i clienti in maniera più efficace attraverso la social technology.
3. La guerra del Social business
Reti recenti come Foursquare sono molto note perchè permettono di fare attività locali e sul mobile. Tuttavia, c’è anche una sorta di gioco che premia la qualità e mette in evidenza la concorrenza tra gli utenti. I partecipanti infatti sono incentivati e premiati con livelli di partecipazione più alti. La tecnologia “push” è lì proprio a ricordarci che i tuoi amici sono sempre ad un passo da rubare la tua ambita “mayorship”. Le aziende cercano di incentivare le attività all’interno delle loro reti interne o esterne, tra le quali includere dei carrots che incoraggiano una competizione amichevole.
4. La tua azienda avrà una social media policy (e dovrai rispettarla)
Se la società dove lavori non ha già una policy sui social media con regole e norme specifiche d’ingaggio che riguardano più network, il prossimo anno non sarà così. Da come ti comporti in qualità di impiegato a ciò che potrebbe essere considerato come concorrenza, la tua azienda probabilmente formalizzerà il suo modo di vedere i social media e la tua partecipazione ad essi.
5. I Social Media salveranno il mobile (o il contrario?)
Con circa il 70% delle organizzazioni che vieta le reti sociali e, contemporaneamente, con le vendite di smartphone in aumento, è probabile che i lavoratori cercheranno di usare i loro mezzi di comunicazione sociale attraverso i loro dispositivi mobili. Finchè non ci sarà un segnale chiaro da parte dell’IT si passerà dalla “pausa sigaretta” al “social media break”. Il risultato è che vedremo di più e/o ancora meglio le versioni mobili delle nostre droghe sociali quotidiane.
6. Condividere non vuol dire inviare una email
L’applicazione per l’iPhone del New York Times ha aggiunto di recente una funzionalità di condivisione che permette a un utente di diffondere un articolo su reti come Facebook e Twitter. Molti siti web supportano già questa funzione ma assisteremo ad un incremento del comportamento degli utenti: condividere con le reti diventerà “mainstream” e le persone lo preferiranno all’utilizzo della email. Ed i fornitori di contenuti (content provider) saranno tutti troppo felici d’aiutarli a distribuire qualsiasi loro scelta.
Non sei d’accordo, trovi che Armano abbia dimenticato qualcosa? Beh, scrivimi.
[UPDATE]
– A corredo di questa lista mi sembra giusto segnalare alcune cose che i Social Media non possono sostituire.