Il documentario “In un altro Paese”
Il magistrato Giovanni Falcone muore nella strage di Capaci il 23 maggio 1992. Stava tornando, come era solito fare nei fine settimana, da Roma con quattro autovetture, il gruppo di scorta comandato dal capo della squadra mobile della Polizia di Stato, Arnaldo La Barbera. E’ lo stesso Falcone a guidare l’automobile con accanto la moglie Francesca Morvillo ed al sedile posteriore l’autista giudiziario Giuseppe Costanza.
Il 19 luglio 1992, con la strage di via D’Amelio muore Paolo Borsellino e gli uomini della sua scorta. Pochi giorni prima di essere ucciso, durante un incontro organizzato dalla rivista Micromega, Borsellino parlò della sua condizione di “condannato a morte”.
Sono passati 17 anni, in quel “è finito tutto” di Caponnetta c’è la sintesi amara di questi ultimi anni dove la mafia sembra scomparsa dalle prime pagine dei giornali ma è sempre lì, s’è trasformata ed è per questo che è più difficile riconoscerla. Come dice Giulio Cavalli quante favole al contrario, alla Rodari, ci sono a Mafiopoli?
Proprio quando credi sia arrivato il lieto fine ti accorgi che in quella Sicilia non è cambiato abbastanza, che le istituzioni non sono ancora in grado di fare il proprio dovere in maniera trasparente facendo crescere veramente quella terra. E se ti sembra retorica è perchè evidentemente quei 17 anni è come se non fossero mai passati.