Premessa. Mi spiace se a volte ci sono post che esulano dal contesto tecnologico ma attraverso questo spazio vorrei fornire la visione di tutto ciò che mi circonda in modo da condividere e confrontare con chi mi legge quanto scrivo. Qui non si è paladini di nulla e di nessuno se non dell’idea. Ben che meno si sostituiscono (ma semmai incoraggiano) azioni di volontariato e sostegno già riconosciute ed appoggiate; si espongono “soltanto” fatti e vita.
Ciò detto: ci sono alcune cause che vorrei portare alla vostra attenzione.
– Birmania. Da queste parti ci si è prodigati molto a fare qualcosa di minuscolo ed irrilevante ai fini del concreto come il Free Burma day. Mentre i monaci muoiono a centinaia e le persone scomparse vengono catalogate su Wikipedia dalle altre parti del mondo si manifesta.
Domani è stata organizzata a Roma in piazza del Campidoglio alle ore 18:30 una manifestazione a favore del popolo Birmano: trovare maggiori informazioni su Free Burma Italy. L’evento è organizzato da studenti e non, volontari, non c’è alcuna dietrologia politica nè bandiera; forse al massimo quella della pace.
Mi hanno segnalato questa manifestazione nei commenti e via mail assicurandomi che mi aggiorneranno riguardo come sarà andata questa iniziativa di libertà: se avete del tempo libero fatevi un giro.
– Carlo Parlanti. Di lui ne hanno parlato in tanti anche nella blogosfera oltre che su diversi media: si tratta di un’ingiustizia – o almeno così mi è parso dal poco che ho letto – riguardo questo cittadino italiano condannato dalla giustizia americana. Qui ci sono diverse risorse per approfondire la questione. C’è poi questa petizione: di solito diffido sempre ma ho notato un gran impegno da parte di molti come Chitblog che mi ha segnalato la cosa e tanti altri. Sarebbe utile che qualcuno approfondisse l’argomento.
– Mohssen Kasirossafar. L’amico Paolo mi segnala la situazione (da verificare) di questo percussionista e liutaio di origine Iraniana: dopo molti anni di attività nel suo laboratorio alchemico-musicale di Vicolo del Cedro 33 a Roma, Kasirossafar sarà purtroppo costretto a lasciare questo tempio della musica (ci sono strumenti con più di 500 anni che ha restaurato) a causa di uno sfratto. Chiedo dunque a chiunque sia di Roma di interessarsi per quanto può a questa vicenda.
Ovviamente segnalazioni del genere sono sempre benvenute: basta scrivermi via mail a blog @ dariosalvelli.com . Qui non siamo alla Caritas ma siam bravi ad urlare: magari qualcuno ascolta.
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