Guido Scorza segnala che oggi potrebbe essere il giorno in cui il Consiglio dei Ministri si riunisce e dovrebbe valutare l’abrogazione dell’articolo 7 della legge Pisanu. E’ importante che se ne discuta perchè se la stessa Telecom Italia considera l’accesso wireless strozzato allora c’è poco da chiedere il wi-fi libero in Italia.
Inolte, abrogare quell’articolo non sarebbe una condizione necessaria e sufficiente a risolvere il problema della diffusione e dell’utilizzo del wireless ma sarebbe solo l’inizio di una procedura più seria e ampia da mettere in atto. Lo spiega meglio di me Libertiamo:
L’articolo 7 del decreto Pisanu, infatti, si regge sulla previsione di un doppio obbligo: quello all’ottenimento di una licenza per l’installazione di una rete wi fi pubblica e quello dell’identificazione documentale dei soggetti che vi accedono. Se quanto detto finora è vero, l’abolizione dell’art. 7 del Decreto Pisanu, pur eliminando molto correttamente il laccio burocratico/pubblicistico rappresentato dalla licenza, cassando altresì l’obbligo di documentazione non cancellerebbe il dovere di diligenza e prudenza dei gestori di wi-fi, dal momento che questi sarebbero comunque tenuti a proteggere le reti da intrusioni.
Ciò comporterà, di fatto, che dovranno fornire agli utenti le credenziali per l’accesso e l’utilizzo della connessione.
[UPDATE]
– Ok, il consiglio dei ministri non ha deciso nulla in tal proposito.
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