Le parole di Camilleri in questo video (minuto otto) di solidarietà per il canale Rainews24 ingiustamente oscurato mi hanno fatto profondamente riflettere (ebbene si, per l’n-esima volta) sul nostro Paese: abbiamo 2 milioni di analfabeti totali, 13 milioni di semi analfabeti, 13 milioni di analfabeti di riporto per un totale di circa 28 milioni di analfabeti su quasi 52 milioni di italiani.
Camilleri non scopre nulla di nuovo anzi lo stesso Berlusconi diede degli ignoranti agli italiani, quelli stessi che lo votavano. Camilleri però sostiene che quando queste persone vanno a votare costruiscono le proprio convinzioni sulla televisione ed io sono completamente d’accordo.
Trasportiamo questo leggerissimo bagaglio ai fatterelli sulla tecnologia che osserviamo e raccontiamo ogni giorno. In uno scenario del genere è avvilente parlare di Internet, di applicazioni e del nuovo iPhone, predicare nuove forme di marketing e comunicazione poi diventa ridicolo.
Insomma se Internet non ha raggiunto ancora tutti gli italiani è anche a causa di un motivo culturale, non solo perchè non arrivano 800 milioni di euro. In un contesto del genere, dove i politici sono probabilmente più ignoranti degli elettori, è praticamente impossibile disegnare il futuro e l’innovazione.
Se gli italiani che navigano in Rete sono così pochi com’è possibile sviluppare business e modelli efficienti? Qual è il margine di guadagno?
Nonostante i paginoni di Wired Italia la new economy in questo Paese non è mai arrivata e se vuole prender piede rischia di scontrarsi ogni giorno con il muro dell’ignoranza.
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