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Copyright on the Pope: diritti d’autore sul papa

Perbacco,la “sindrome” Urbani sta colpendo anche il Vaticano: la Chiesa per la prima volta rivendica il diritto d’autore su quanto scritto e pronunciato dal Papa e da altri organi ecclesiastici. Il timore di qualcuno, infatti, è che ora finiscano nelle tenaglie del diritto d’autore testi fin qui pubblicati liberamente anche online.
La preoccupazione è legata alle severe normative sul diritto d’autore a cui il Vaticano ha fatto appello nei giorni scorsi. In particolare, ha spiegato la Santa Sede, chi vorrà ripubblicare parole e scritti del Pontefice potrà farlo solo accordandosi con la LEV, ossia la Libreria Editrice Vaticana. Allo stesso modo dovranno fare attenzione i giornalisti: la pubblicazione di un documento ufficiale prima che questo venga effettivamente diffuso potrebbe essere perseguito.
Chissà se un giorno faranno pagare i diritti d’autore anche durante il matrimonio.


Commenti

6 risposte a “Copyright on the Pope: diritti d’autore sul papa”

  1. Ciao Hokusai,bel blog,l’hai aperto da poco e l’unico articolo riguarda propriò ciò che ho scritto in questo post ! Ehehhe ;)
    Anyway,credo che sia sconcertante,è un infervoramento buffo ormai quello sui diritti d’autore di chiunque dica una sola parola e venga citato: perseguito addirittura un caso ? Se trovi qualcosa online o l’articolo sul Net linkalo pure. ;)

  2. Avatar Hokusai
    Hokusai

    già, è sconcertante. Ed è già stato perseguito come riportava “il giornale” la scorsa settimana!
    Ho scritto anch’io sullo stesso argomento… see http://www.hokusai.fatbombers.com

    Giacomo

  3. Avatar Hokusai
    Hokusai

    ecco qui l’articolo de “Il giornale” http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=59778
    Sì, il blog è appena aperto ad onor di cronaca gli articoli sono due! A breve un terzo, sempre sulle follie cui l’esagerata applicazione dei diritti di proprietà intellettuale può portare, magari questa volta nel mondo dello sport…
    Grazie per i complimenti, che ricambio volentieri!

    hokusai

  4. Bah,chissà dove vogliono arrivare. Si ho visto che gli articoli sono due,come mai ti interessa così tanto il diritto d’autore ? heheh ;) :P
    Figurati e di che,leggimi quando vuoi ti terrò d’occhio anche io ! ;)

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  6. […] Devo dire che ci sono cascati un bel pò di media, dai giornali ai Tg, come Studio Aperto (nell’edizione del 21 gennaio): sto parlando di una sentenza della Cassazione riguardo il caso di due ragazzi, ora prosciolti dalla sentenza, che furono condannati per violazione del diritto di copyright perchè scaricavano da Internet file. C’è stato una penosa assenza di professionalità, avrei voluto scriverne prima che lo facessero altri: i fatti risalgono al 1999, quando ancora non era in vigore la famosa Legge Urbani, quindi la sentenza annulla di fatto la normativa dell’epoca, ben diversa da quella attuale. Sia chiaro, scaricare file protetti da diritto d’autore attualmente è illegale: si può infatti sanzionare il download dal punto di vista amministrativo (una pena pecunaria in base al volume di dati) mentre penalmente è perseguibile la condivisione dei files, per intenderci il noto peer to peer. Forse molti si sono dimenticati la prima condanna in Italia per P2P, le sparate sui diritti d’autore per i discorsi del Papa, la querelle sulle Tv cinesi: signori siamo in Italia, la confusione sul diritto digitale deriva forse anche dall’ambiguità di una Legge, che non è mai definitivamente piaciuta anche alle organizzazioni come la SIAE. Insomma non c’è alcuna novità: usate eMule per il download ? Siete illegali. Condividete file utilizzando una rete eDonkey o un hub come con Dc ++ ? Siete illegali. Comprate un CD a 25 euro ? Siete apposto. […]

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