Tempo fa scrissi un post dal titolo “si può combattere la criminalità organizzata con il Web?”. A questa domanda ci sono diverse risposte positive soprattutto pensando che i criminali utilizzano sempre più spesso Internet per comunicare come segnala questo divertente articolo di Repubblica:
Al telefono un trafficante di cocaina invita il complice a continuare quella comunicazione usando il software che permette di parlare via Internet. Proprio come ormai da settimane stanno facendo mafiosi, trafficanti di armi e di droga, sfruttatori della prostituzione e piccoli criminali in tutto il paese. Perché le comunicazioni fatte tra due pc attraverso Skype non possono essere in alcun modo intercettate dalla polizia, blindate da uno dei software più misteriosi che ci siano sulla rete e da un meccanismo legale invulnerabile.
L’utilizzo di Skype, un buon suggerimento: ora che questa pesante verità è finalmente arrivata anche al grande pubblico stiamo tutti più tranquilli. Svelare ciò che è sotto gli occhi di tutti è banale, parlarne in maniera corretta è un passo importante.
Il punto è che in Rete non c’è soltanto Skype ma tantissimi altri servizi che offrono telefonate via VoIP: Gizmo ad esempio è famoso quanto Skype per le funzioni e la semplicità dell’interfaccia e permette di fare chiamate verso gli stessi utenti di Skype. Non solo intercettazioni ambientali: gli inquirenti in questo caso potrebbero controllare le carte di credito ed i sistemi di pagamento usati per pagare le chiamate.
Ci sono poi anche servizi che offrono telefonate gratis.
Si può usare anche la posta elettronica con sistemi quale Gnupg per mandare email e messaggi criptati. Insomma, i sistemi per aggirare gli occhi indiscreti sono tanti e diversi.
E’ forse anche per questo che si pensa ad una nuova Internet che secondo alcuni ridurrebbe di molto la nostra libertà e privacy?
[UPDATE]
– Ovviamente il fatto che ne parli anche The Register è solo un’aggravante per Repubblica. :P