Ho aperto la partita iva lo scorso Marzo sapendo a ciò che andavo incontro. La mia casa è il mio ufficio e da qui svolgo l’attività di consulente, ho diverse collaborazioni ma non guadagno molto tanto che il commercialista ha già previsto per me un regime dei minimi ed un futuro all’INPS da gestione separata che, aggiungo io, è un furto legalizzato. La pensione non ci penso neanche a calcolarla.

L’anno prossimo forse mi andrà bene perchè il Governo ha deciso che forse (e dico forse) è meglio inserire una sola aliquota al 5% e non al 20% perchè c’è già il 27% di INPS. E sulle ritenute d’acconto ancora non si sa nulla, quel 15% potrebbe essere un credito oppure…

Ieri mattina mi hanno bussato due ispettori dell’Agenzia delle Entrate che con una raffica di domanda (che se sei influenzato diventa più difficile rispondere subito e con lucidità) volevano avere informazioni con richieste come libri contabili (ovviamente inesistenti per il mio regime ma cribbio datemi il tempo di lavorare, no?) e altre menate.

La motivazione? Stiamo facendo dei controlli a chiunque apra una nuova partita IVA perchè pare ci sia un boom. E’ probabile che il mio sia un caso isolato e sporadico (ho chiesto ad amici e non hanno mai ricevuto controlli già mesi dopo l’apertura) e rientri in un monitoraggio fatto a campione. Sarà che la sede dell’Agenzia dista da me circa 1km?
Io sono contento che finalmente ci sia un severo (?) e capillare (?) controllo fiscale in Italia verso tutti (?) ma non mi sarei mai aspettato di ricevere 6 mesi dopo l’inizio di una attività da libero professionista la visita di due ispettori; neanche avessi fatturato (non sanno neanche quante fatture ho fatto!) quanto Silvio Berlusconi o aperto una nuova azienda.

Chi non ha nulla da nascondere come me ovviamente dorme sonni tranquilli e non può che avere stima dell’Agenzia delle Entrate perchè se svolge per bene il proprio mestiere consente di stanare chi evade e favorisce chi le tasse le paga.
Se però fossi un giovane timido che si è appena affacciato nel mondo del lavoro probabilmente ora sarei impaurito di tanta inutile solerzia e aspetterei la fine dell’anno per chiudere la partita IVA e cambiare Paese o lavoro.

Il punto è proprio questo: se il tenore di vita si abbassa, non è che ora le istituzioni con il redditometro e altre invenzioni finiranno per colpire chi non accumula ricchezza nè sotto il materasso nè spendendo denaro nero in beni ma ad esempio chi va a comprare un cane o un gatto al negozio d’animali più vicino?
Non trasformiamo l’evasione fiscale e la sua lotta in una barzelletta. Non traumatizziamo chi vuole fare impresa o semplicemente desidera fare per bene e in regola il proprio mestiere pretendendo un giusto compenso.

[UPDATE – AGGIORNAMENTO 4 Novembre]

– La vicenda poi si è conclusa benissimo in quanto i dottori dell’Agenzia delle Entrate sono stati gentili, disponibili e celeri in sede nel formalizzare il verbale di avvenuto controllo della mia attività come da protocollo. Dicono che non potendo controllare tutte le nuove partita IVA non usate da 6 mesi (è impossibile) effettuano un monitoraggio a campione. Il punto è che così difficilmente si riesce a scovare chi non lavora o fa giochetti strani: non me ne intendo ma chissà se esistono altri metodi d’indagine in altri Paesi.

3 Comments

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  • Ciao Dario. Leggo sempre il tuo blog (parte integrante e stabile del mio aggregatore) ma questo post mi ha coinvolto particolarmente poichè sono un libero professionista esattamente come te, ed esattamente da marzo. Condivido l’idea che l’ AdE faccia il proprio lavoro al meglio ma è davvero sorprendente che possano venire a controllare un giovane professionista quando ci sono imprese edili che hanno regimi fiscali di ditta individuale al minimo!!! Per quanto riguarda le leggi per il prossimo anno e la questione “Inps” è meglio che faccia un salto dal mio commercialista perchè non mi è molto chiara la situazione. Qui l’ignoranza non è ammessa. Buona domenica e complimenti per il blog. Paolo

    1. Ciao Paolo, ti ringrazio. Si, è un po’ sorprendente soprattutto perchè qui al Sud c’è davvero tanto sommerso. E’ una lotta difficile ma che bisogna fare con tutti quelli che non sono in regola e che non lo sono da anni.