Questa vecchia infografica di Socialcast raccontava la triste vita di un social media manager costretto a svegliarsi presto ed a stare sempre connesso a costruire e controllare la reputazione dell’azienda. Come se andare in miniera fosse meno faticoso.

La vita di un responsabile dei social media diventa triste quando:

– non è disponibile al momento giusto e con l’utente già “agganciato”;
– fa troppa auto-promozione ed è eccessivamente autoreferenziale;
– usa troppe piattaforme diverse quasi fosse uno spammer;
– non produce contenuti interessanti e pubblica troppi messaggi;
– risponde in malo modo (non sa fare digital PR) sbagliando anche target di riferimento;
– non ha una strategia ed è penalizzato dal non avere risorse da investire sul cosiddetto web 2.0.

D’altronde tra gestire una campagna di email marketing e fare social media marketing non c’è poi così tanta differenza, cambia solo il mezzo ma alcuni approcci restano inalterati.
Tra gli ultimi progetti interessanti nell’ambito dei social media che ho notato c’è I-RACE di Sky, una sorta di maratona virtuale per avvicinare attraverso la Rete gli italiani a Londra 2012, alle discipline ed agli atleti. A prima vista questa camapagna è nata proprio per evitare tutti gli errori di cui sopra.

Se sei un Social Media Manager pubblica pure le tue difficoltà e racconta come vivi la tua giornata.

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