Tabelle riepilogativa dei sequestri delle discariche svolti in diverse regioni nel 2006-2007 (pag.57)
Non si parla più tanto del problema rifiuti in Campania e nelle altre regioni d’Italia: nonostante la situazione non è stata risolta la telenovela Rifiutifull prosegue con le sue innumerevoli puntate.
Tempo fa ho segnalato il lavoro della Commissione Parlamentare di inchiesta sul ciclo dei rifiuti: Gianni mi segnala la relazione finale (file .PDF) approvata il 27 Febbraio 2008 alla quale è pervenuta la Commissione.
Sarebbero da leggere con attenzione le 304 pagine che analizzano anche la situazione di diverse regioni come Puglia, Sicilia, Lazio, soffermandosi sulle tariffe, il processo di raccolta differenziata, la costituzione di una banca dati sui crimini ambientali.
Cito un piccolo passo dal documento:
I primi studi compiuti dall’Istituto Superiore di Sanita` nel 2004 hanno individuato la presenza di rischi elevati di mortalita`per varie cause e malformazioni congenite nelle province di Napoli e Caserta, rilevando numerose associazioni positive e statisticamente significative (cioe` ragionevolmente non imputabili al caso) fra salute e rifiuti.
Ad una prima e veloce lettura non ho trovato dei risultati concreti: si parla ancora di dover valutare l’impatto dei rifiuti sulla salute dei cittadini ma non ci sono dati precisi ed aggiornati (o almeno ancora non li ho trovati nel documento). Dunque a pagina 271 si dice:
Approfondimento delle analisi relative all’emergenza rifiuti in Campania. Questo prevedera`lo sviluppo di metodi analitici che, tramite l’esame dei valori forniti dai modelli di regressione, per gruppi di comuni classificati in base alla loro esposizione a rifiuti, consentano il calcolo di stime di impatto sanitario dalla lettura piu` immediata (ad esempio, non esprimere i risultati in termini di «rischi relativi» ma come «quanti decessi l’anno sono dovuti alle attivita` di smaltimento rifiuti nelle province di Napoli e Caserta se in tutti i comuni prevalesse il tasso di mortalità (malformazioni
congenite) del gruppo dei comuni di riferimento.
Ed infine:
Sviluppo ed applicazioni di metodi per la stima quantitativa dell’impatto di salute sulle popolazioni esposte, con particolare attenzione dedicata alla caratterizzazione delle incertezze. In particolare, le fonti di incertezza dipendono da un’evidenza scientifica non solida e dai dubbi rapporti di causalita` tra esposizione ed effetto, dalla disponibilita` dei dati sull’emissione degli inquinanti, da un’incompleta caratterizzazione dell’esposizione, da informazioni non esaustive sul volume e sulla composizione dei rifiuti, dalle informazioni carenti per quel che riguarda soprattutto i procedimenti illegali dello smaltimento dei rifiuti, ecc…
Riguardo l’ultima citazione vorrei sapere da qualche esperto se è proprio così. Nel mentre i cittadini continuano a lottare pagando una tassa elevata per un clico di rifiuti vergognoso e sopportando siti per le discariche non proprio ottimali. Occhio a chi in campagna elettorale cerca di strumentalizzare questo problema.
Via [Senato]
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