Il problema del controllo dei contenuti (in questo caso anche video su YouTube) si ripropone in maniera forte in queste ore. Anzi direi che non è mai scomparso. Scrive Wired in Judge Orders YouTube to Give All User Histories to Viacom:
Google will have to turn over every record of every video watched by YouTube users, including users’ names and IP addresses, to Viacom, which is suing Google for allowing clips of its copyright videos to appear on YouTube, a judge ruled Wednesday.
Viacom wants the data to prove that infringing material is more popular than user-created videos, which could be used to increase Google’s liability if it is found guilty of contributory infringement.
Viacom è uno dei network televisivi americani più famosi ed usati. Ha intentato una causa contro Google accusato di divulgare su YouTube i suoi programmi tv. La notizia è che il giudice Usa che si occupa del caso, Louis Stanton, ha dato ragione a Viacom: Google dovrà far conoscere – per evitare violazioni riguardo il copyright – i dati degli utenti che inviano i video su Youtube, il log in e l’indirizzo IP.
Leggo che il giudice ha dato comunque priorità (anche se a questo punto non capisco come) alla privacy degli utenti: dal canto suo Viacom assicura che i dati non verranno usati per braccare gli utenti e scovarli ma soltanto per “minacciare” Google nel processo. Ovvero chiedere più soldi a Google per le royalties.
Credo sia una questione molto importante da tenere d’occhio, non solo per coltivare la Neutralità della Rete ma anche perchè può essere un importante precedente giuridico. Viacom infatti ha chiesto di sapere anche lo schema di funzionamento di YouTube, il suo modello di business e di advertising, come funziona il sistema che controlla i video e riconosce quelli protetti da diritto d’autore. E devo dire che queste richieste risultano abbastanza sgradevoli. Sarei curioso di sapere cosa ne pensano Stefano e Daniele.
[UPDATE]
– Mi accorgo solo ora che Stefano ne ha già parlato qui.
piu’ che sgradevoli, diciamo che grazie a un giudice ignorante o amico (a seconda delle interpretazioni), c’hanno provato…