In queste ore e con precisione dal primo pomeriggio molti utenti di Telecom Italia (specie quelli del Sud Italia, da Roma in giù) che utilizzano Alice ADSL hanno difficoltà a collegarsi ad Internet con una connessione lenta ed instabile, rendendo così molti siti web non raggiungibili: ne parla anche Punto Informatico qui.
Ovviamente non è la prima volta che accade una cosa del genere anche se devo dire che da quando ho Telecom non c’è stato un solo giorno per il quale sia rimasto senza connessione Internet.
C’è una soluzione a tutto: se la linea Internet è presente, si può cambiare la gestione dei DNS (spesso impostata in auto-discovered sul router).
Provate ad utilizzare un servizio come OpenDNS: con dei semplici passi potrete così cambiare i DNS al vostro computer (sul sito ci sono guide in funzione del sistema operativo), al router (selezionate il modello che possedete) o al server se ne avete uno.
Sembra ci siano stati comunque dei problemi con la rottura di alcuni cavi sottomarini sia in India che in Egitto: non sono un esperto e non conosco come si “snodano” le dorsali ma mi chiedo se queste circostanze siano in qualche modo collegate (presumo di no).
[UPDATE 1 Febbraio]
– Ho risolto un po il problema come nel post cambiando i DNS ed usando Open DNS ma il guasto come avverte il 187 pare serio e venga risolto nella notte di Giovedì.
Non è la prima volta che ne parlo e non sono l’unico che avverte questo disagio e la sensazione che i servizi Telecom in questi ultimi mesi stiano peggiorando in qualità: per tenere traccia dell’evoluzione basta leggere i post passati.
– Se si tratta però di manutezione e di interventi straordinari alla Rete (che ne ha bisogno) come leggo su Zeus News ben vengano allora queste operazioni purchè siano brevi e non danneggino chi lavora su Internet.
– Elena racconta l’esperienza attraverso la quale è riuscita a fari rispristinare l’ADSL chiamando al 187 di Telecom Italia.
Rispondi a Strane coincidenze: i cavi sottomarini della rete internet si rompono e isolano Asia, Africa e Medio Oriente | Max Laconca’s weblog Annulla risposta