In Francia son originali e “rivoluzionari” da sempre,è pare che questo coinvolga anche il peer-to-peer: il ministro delle Cultura e della Comunicazione francese Renaud Donnedieu de Vabres (altro che Urbani) apre una nuova via per la regolamentazione dei film su Internet. Il governo francese infatti ha annunciato la firma di un accordo con fornitori di accesso alla Rete e rappresentanti del mondo del cinema e della televisione.

Le nuove norme appena approvate consentiranno “la diffusione responsabile delle opere cinematografiche” sul Web utilizzando tre forme di diffusione : lo “streaming“, la vendita all’atto e la vendita tramite abbonamento. Secondo il progetto di legge del governo la circolazione digitale delle opere (protetta da una chiave tecnica Drm, “Digital rights management”) non sarà possibile se non autorizzata dai produttori e dagli editori. Dure le pene previste per i trasgressori: chi vìola questa norma rischia fino a 3 anni di reclusione e 300mila euro di multa.
Le eventuali sanzioni giudiziarie però non saranno le stesse per tutti e, dato da non sottovalutare, non riguarderanno i consumatori in “buona fede”, ma quelli che “approfittano finanziariamente dei sistemi illeciti che mettono in campo”.
Se non altro una terza strada che magari scavalcherà il sistema di repressione e di deregolamentazione ? Riusciremo presto in Italia ad affrontar l’argomento con la giusta serietà ma soprattutto competenza ? Ai posteri del p2p la sentenza.

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