Queste sono le immagini della sparatoria avvenuta circa un mese fa a Napoli fuori la cumana di Montesanto (zona frequentatissima perchè snodo di passeggeri della metro): dei killer su alcune motociclette entrano in stazione con delle mitragliette e sparano all’impazzata per segnare il territorio controllato dal clan.
In questa folle lotta tra famiglie di camorristi un proiettile colpisce Petru Birlandeanedu, un musicista di strada romeno che accompagno dagli occhi attoniti della moglie e dagli sguardi dei napoletani muore all’interno della stazione dopo 30 minuti di agonia.
Quanti episodi come questo accadono ogni giorno? Non ho idea di cosa sarebbe successo in un’altra città ma il video resta una agghiacciante testimonianza dell’indifferenza e della paura di una Napoli sempre più controversa, incapace di reagire.
Le immagini sono effettivamente terribili.
Vedere l’uomo a terra e la gente che spinge per cercare di entrare nella metro a forza pur di allontanarsi da quella scena…
Paura o razzismo?
Senza dubbio la prima. Una paura che però, a mio modo di vedere, è stata pilotata negli ultimi anni, fino a convincerci di vivere in una società terribile (per colpa degli immigrati).
Penso che il ministro della paura di Albanese renda drammaticamente bene la situazione in cui ci troviamo:
http://www.soloparolesparse.com/2008/10/della-buona-e-della-cattiva-tv/