Se Vasco Rossi si fosse fermato soltanto al nome Nonciclopedia probabilmente avrebbe fatto di meglio: da oggi Nonciclopedia, non enciclopedia che dispensava satira è costretta a chiudere a causa di una denuncia di Vasco al quale non è piaciuta la pagina (vai in fondo al post per leggerla) a lui dedicata. Qui c’è tutta la storia:
Evidentemente anche Vasco fa parte del popolo di Porta a Porta che non sa molto della Rete se non che è un posto terribile dove ti diffamano e tu non puoi farci nulla perchè è impossibile rintracciare gli autori e devi spendere tanti soldi se sono all’estero.
Eppure Vasco Rossi pubblica ironici video sul suo canale YouTube e perle di vita e di saggezza (come quella di sopra) sulla sua pagina Facebook, nessuno mi sembra l’abbia mai denunciato per questo.
Nonciclopedia è su Wikia, servizio che molti hanno elogiato come l’avanguardia dei wiki dove ognuno può contribuire e collaborare sviluppando una sorta di intelligenza (oppure come in Nonciclopedia, consapevole demenza) collettiva.
Vasco non sa stare in Rete, avrebbe potuto semplicemente rispondere con altrettanta ironia a quella pagina, magari provare a editarla identificandosi con gli amministratori, “sfotterli” allo stesso modo da Facebook o YouTube e invece ha scelto la strada peggiore invocando “giustizia”.
Intanto a Nonciclopedia hanno sospeso il servizio, forse avrebbero potuto continuare perchè in fondo Wikia ha pur sempre server in Usa ma evidentemente si perde in partenza se bisogna scontrarsi contro i soldi di un cantante famoso: se passerà il disegno di legge sull’obbligo di rettifica dei blog ci saranno eventualità simili.
Vasco Rossi ha fatto un autogoal e se ne renderà conto, leggete un po’ i primi commenti su Facebook dei suoi fan (ci sono amanti di Nonciclopedia e non solo):
Secondo Vasco quindi va bene godersi la vita ma non c’è spazio per una Rete “spericolata”. Chissà quanti la pensano come lui, temo siano in tanti.
[UPDATE – AGGIORNAMENTO]
– Sto cercando di capire perchè Vasco se la sia presa scovando la vecchia voce su Nonciclopedia che lo riguardava. Si chiamava Fiasco Rossi almeno la versione datata 2009, l’ultima è relativa a Marzo di quello stesso anno. Su GQItalia c’è una copia della pagina di Vasco Rossi su Nonciclopedia (sicuramente ora farà il giro del Web come nel classico effetto Straisand).
– Roberto Chibbaro invita gli admin di Nonciclopedia ad organizzare una colletta per le spese legali.
– Mentre su Twitter si diffonde il trending topic #vascomerda, a Wikipedia invece preoccupati dal ddl intercettazioni hanno scritto e firmato questa lettera.
– Vasco Rossi risponde con una nota su Facebook con le parole di Tania Sachs:
A proposito di Nonciclopedia, prima di tutto fatti e non solo parole: piu’ di un anno fa, nel febbraio 2010, abbiamo sporto querela per diffamazione nei confronti del sito Nonciclopedia che degli insulti contro Vasco Rossi aveva fatto la sua bandiera. Insulti quotidiani e gratuiti, insulti a tempo perso e senza alcun motivo. A un anno e mezzo circa dalla denuncia per diffamazione il magistrato in questi giorni ha riscontrato che gli elementi di reato per diffamazione esistono tutti e lo ha comunicato alle parti.
In seguito alla comunicazione del magistrato, gli ammministratori di quel sito hanno deciso autonomamente di chiudere il sito perché si sono evidentemente accorti di essere nel torto. Vasco non ha mai chiesto la chiusura del sito, ha molto semplicemente chiesto al suo avvocato di difenderlo in sede giudiziaria dalla diffamazione, persistente. E’ evidente che non sono vittime, ed è un giudice a decidere che sussiste il reato per diffamazione, cosa ben diversa dal definirsi un sito di satira. Attenzione a pubblicare notizie solo unilaterali, chi si occupa di web sa bene che è molto difficile far chiudere un sito, se non addirittura impossibile. Difendersi dagli insulti che piovono in maniera gratuita e non si sa per quale motivo, non è solo lecito, E’ DOVEROSO: libertà di stampa non è libertà di offendere.
– Mentre è nata la pagina Facebook Nonciclopedia, molti dicono che tutta la faccenda è esagerata e allora sul sito Nonciclopedia gli amministratori pubblicano una controrisposta nella pagina sotto la sezione “Aggiornamento 1” dove scrivono:
In queste ore la rete si sta mobilitando in massa (testate giornalistiche, blogger, singoli utenti di forum, ecc) per sostenerci e divulgare la notizia da noi riportata. Abbiamo letto molte cose interessanti, alcune spiacevoli da cui ci dissociamo (insultare le persone non è giustificabile), e altre totalmente assurde. Per questo per noi è necessario chiarire alcuni punti:
1. Allo stato attuale non c’è stato alcun processo. Nessun magistrato ha contattato gli amministratori (che di conseguenza non hanno motivo di sentirsi in “torto”).
2. Il sito chiude per protesta, non per costrizione.
3. La protesta si è resa necessaria nel momento in cui venendo incontro alle richieste (seppur opinabili, visto che questo È un sito di satira) dell’avvocato di Vasco Rossi di rimuovere la pagina dedicata al “rocker”, la denuncia a carico di “ignoti” non è affatto caduta.
4. Abbiamo offerto la nostra piena collaborazione già nel 2010. Per tutta (non)risposta alcuni amministratori sono stati convocati dalla polizia postale un anno dopo!!!
5. Nonciclopedia non ha motivo di preoccupazione da tutta questa vicenda. Siamo totalmente aperti al dialogo con Vasco, Tania Sachs (la sua portavoce) o l’avvocato che finora sembra aver deciso di non rivolgerci più la parola.
6. In ultimo, mi sento in dovere di ricordare a Vasco Rossi e ai grandi vip come lui che Nonciclopedia è una comunità eterogenea costituita per la maggior parte da adolescenti. Ragazzi che credono ancora nel mito dell’eroe buono, del vip in grado di comprenderli e guidarli sulla retta via senza bisogno di usare il bastone. Abbiamo GIÀ RIMOSSO LA PAGINA, non vediamo per quale motivo continuare con una azione legale totalmente superflua contro ragazzi di 15 anni.
– La querelle si chiude con Vasco Rossi che ritira la querela dopo aver fatto una figuraccia ed aver pompato la notorietà di Nonciclopedia.