E’ sempre stato al passo con un buon livello nella realizzazione di servizi associati ed alternativi alla ricerca sul Web per questo motivo la storia che Ask.com, uno dei motori di ricerca che sono in competizione con Google e Yahoo (per capirci il quinto per quote di mercato), si stia riorganizzando (ciò accade da gennaio) per abbandonare la concorrenza con Google e diventare un motore per famiglie e donne, non mi convince del tutto. E non sono il solo.

Tra l’altro c’è un centro di ricerca italiano proprio a Pisa e non credo che abbiano come strategia principale quella di sviluppare prodotti per conquistare il target dell’utenza femminile. Non conosco Antonio Gulli, il direttore dei progetti di ricerca avanzata di Ask Italia, però se si trova a passare per il blog lo invito a scrivere nei commenti.

Alla fine resteranno sul mercato davvero solo due motori di ricerca: Google e Microsoft? Non ne sono così sicuro, le vie del Web sono infinite o quasi.

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