Dài facciamo un po’ di pulizia nei posti giusti, troppe teste calde in libertà nelle reti sociali e zero regole pensano quelli dell’UDC che hanno approvato al Senato un emendamento sulle disposizioni in materia di sicurezza pubblica (file .PDF) per il quale:
«In caso di accertata apologia o incitamento, il ministro dell’Interno – si legge nel testo – dispone con proprio decreto l’interruzione dell’attività indicata, ordinando ai fornitori di servizi di connettività alla rete internet di utilizzare gli appositi strumenti di filtraggio necessari a tal fine, applicando sanzioni pecuniarie per gli inadempienti». «In questo modo – commenta D’Alia – diamo concretezza alle nostre iniziative per ripulire la rete, e in particolare il social network «Facebook», dagli emuli di Riina, Provenzano, delle Br, degli stupratori di Guidonia e di tutti gli altri cattivi esempi cui finora si è dato irresponsabilmente spazio».
Voglio proprio vedere come lo ripuliscono Facebook. Stefano si è incazzato ed ha ragione. Vergogna.
[UPDATE]
– Mentre gira una proposta di modifica del DDL n. 733 con l’aggiunta di un articolo salutiamo con tristezza la Libertà di espressione.
Probabilmente lasceranno via libera alle ronde organizzate dai cittadini-blogger…!
probabilmente ci riusciranno a ripulirlo da testine che ballonzolano tant’è che si nascondono i più spietati terroristi che non ti immaggini.