Terminata l’inutile onda di silenzio si torna a parlare dei problemi italiani. Quasi fossero i saldi di stagione stanno per arrivare i primi grandi sacrifici indispensabili che colpiranno chi in questo periodo non può e non riesce ad inventarsi un nuovo lavoro. Non ci sono solo i lavoratori di Pomigliano.
Tra questi penso ai 3700 licenziamenti di Telecom su 6280 esuberi: fa specie leggere un numero del genere e poi parlare di banda larga, di investimenti nelle reti di nuova generazione, vero?
Un settore strategico come quelle delle telecomunicazioni andrebbe più che difeso incentivato ed invece niente, nessuna proposta sul tavolo se non le solite negoziazioni (necessarie per carità ma non sufficienti) con i sindacati.
Due anni fa per le soluzioni anti crisi il Governo si inventò la social card e l’aumento dell’IVA di Sky. Da allora in poi il vuoto.
Nessun disegno per strutturare il mercato del lavoro in Italia o favorire il merito e le aziende virtuose, assistere e guidare i precari, alimentare la sinergia tra università e lavoro.
Avevo proposto di realizzare un wiki per tutte le aziende che sono in crisi. Se hai ancora voglia l’idea purtroppo è ancora valida.
Lascia un commento