Tempo fa mi fu segnalato da Alberto Facchini (blogger di la paroleria ) un suo progetto: L’erba del vicino. Spinto dalla curiosità ho seguito con interesse gli sviluppi dell’idea che trovo molto carina: avete una confessione da fare,volete sfogarvi,ma magari non volete farvi scoprire o alzare la voce non vi va proprio? L’erba del vicino offre la possibilità di fare in maniera completamente anonima una confessione online,la moderazione è limitata soltanto a spam od a confessioni con contenuti offensivi o con e-mail. Devo fare i complimenti ad Alberto per il lavoro che finora ha svolto,e spero che i piccolissimi consigli che ho fornito fin dal principio siano serviti; qui di seguito vi riporto l’intervista che ho fatto all’ideatore del sito Alberto Facchini che ringrazio per la disponibilità.

Il titolo di un sito,di un progetto spesso ne indica le caratteristiche ed anche il suo successo. Puoi dirci come ti è venuto in mente il nome “erba del Vicino” ? Hai pensato che qualcuno l’avrebbe considerato come un sito per “pollici verdi” ?

A.F.: Questo nome mi è venuto piuttosto di getto mentre pensavo a come si sarebbe potuto chiamare questo sito senza scadere né nel banale né nel troppo ricercato né in qualcosa di freddo e poco emozionante. Casualmente infatti mi è venuto in mente il famoso proverbio “L’erba del vicino è sempre più verde? e ne ho estrapolato alcune parole, che risultano molto familiari, semplici da ricordare e adatte alla filosofia del sito. In fondo chi non ama rotolarsi nellserba, specie se non è la sua? Ecco.

Il sito web venne ideato,almeno nell’idea principe,come un blog,una community,o ancor meno interattivo ? Qual’è la caratteristica e la funzione principale che credi possa svolgere l’erba del vicino ? Perchè ?

A.F.: La primissima idea era quella di un contenitore di confessioni, con un forum d’appoggio per esprimere le proprie opinioni. Poi però si è ben pensato di integrare un sistema di commenti in stile blog che desse più profondità ed immediatezza al tutto. Infatti questo sito non è solo un luogo dove sfogarsi o rivelarsi, ma anche un ambiente in cui confrontarsi liberamente ed apertamente (trovando anche un aiuto), sfruttando la condizione dell’essere del tutto anonimi, che rende tutti più disinibiti e sinceri.

Quindi è possibile diciamo così “sfogarsi”,una funzione svolta sempre piu’ spesso da Internet,basti pensare alle chat line,che rompono la solitudine davanti al pc. Qual è il target di chi visita il tuo sito,ne hai un idea precisa ?

A.F.: Internet senz’altro sta diventando sempre più uno strumento di comunicazione sociale, che abbatta tutti i vincoli, le paure, i giudizi e i pregiudizi della società in cui viviamo. Questo sito credo sia frequentato più da persone che utilizza Internet con intelligenza e consapevolezza, persone che spesso hanno un buon grado di sensibilità e di umanità.

L’idea è nata insieme ad una scrittrice di professione,Elisabetta Manfucci. Qual è stato il suo ruolo nello sviluppo del sito e quanto intervenite nella moderazione delle confessioni ?

A.F.: Ad Elisabetta man mano proponevo le nuove idee e i nuovi sviluppi del sito, ascoltando sempre il suo prezioso parere, viste anche le sue conoscenze ed esperienze nel campo della Comunicazione. Solitamente modero io le confessioni, ma quando sono in dubbio ne discuto con lei e poi decidiamo (come è già successo). Il sistema per ora funziona benissimo direi.

Mentre scrivo leggo sul sito una confessione: “Vorrei prendere a randellate il mio collega.” Indubbiamente molto ironica (almeno si spera),ma credi che il tuo sito possa “aiutare” le persone durante la loro giornata ? Come dire il tuo “erba del vicino” è una sorta di fit-box della rete ?

A.F.: Ironica fino ad un certo punto, perché credo che molte persone durante il giorno accumulino una serie di situazioni stressanti che sfogherebbero non solo a parole! Rischiando però così di finire in galera, è un bene avere un luogo dove urlare al mondo le proprie emozioni e vedere poi cosa risponde il mondo. Siamo creature sociali ed è nel rapporto con gli altri che troviamo il nostro fine ultimo.

Il mio blog si occupa di tecnologie. Il tuo sito è realizzato nel linguaggio Asp,come mai questa scelta ? Come definiresti il tuo sito,come un blog,una community,o qualcos’altro ?

A.F.: Il linguaggio Asp è stata una scelta non ponderata, nel senso che il programmatore che ha realizzato la parte dinamica del sito era un esperto Asp e quindi abbiamo seguito questa strada, valida come lo sono anche altre. Il bello di Internet (a livello tecnologico) è che si è sempre potuto realizzare le medesime cose utilizzando vie e strumenti diversi, nel pieno rispetto della libertà che contraddistingue la rete. Come definirei il sito? Io l’ho chiamato un “emotional community blog? e credo riassuma bene liobbiettivo e la filosofia di tale progetto.

Il tuo sito è lodevole perchè anche no-profit,è questo il motivo della scelta dell’inserimento dei banner AdSense ? Prevedi in futuro di ricever donazioni o che il progetto possa diventare commerciale e quindi attirare anche sponsor ?

A.F.: Questo sito è nato come una vera avventura basata soltanto su uno slancio di passione di 2 persone molto comuni, senza particolari risorse alle spalle. I semplicissimi AdSense di Google sono stati quindi inseriti innanzitutto per cercare di recuperare qualche soldino investito, ma senza farne una malattia se la cosa non si verificasse! La cosa fondamentale per me ed Elisabetta è innanzitutto che il sito cresca e che venga amato e seguito da sempre più affezionati utenti, per noi sarebbe già un successo e una fonte di grande soddisfazione. Poi sappiamo benissimo che le vie del Signore sono infinite (e senza segnaletica), quindi tutto può succedere. Non sarebbe certo la 1° volta che un sito Internet nato “per gioco? diventi poi anche un boom commerciale. Io ed Elisabetta di sicuro abbiamo avuto il coraggio di rischiare e di esporci, vedremo poi cosa ci riserver il famoso destino!

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