Si è discusso in questi giorni più volte del contratto di servizio della Rai, sul blog di Stefano ci sono diversi posts e discussioni in tal merito, legate alla questione della disponibilità dell’archivio Rai online, sotto licenza Creative Commons. Quando in tempi non sospetti ho parlato del sito delle Teche Rai, delineando una futura possibilità di download dell’archivio con una licenza diversa, non ho trovato consensi nè voci di interesse: mi chiedevo infatti semplicemente come sia possibile, pagando il canone, non poter usufruire di un servizio online adeguato, ma soprattutto dei filmati che in un certo senso gli italiani hanno contribuito a realizzare. L’Istituto Luce ha lanciato online l’Archivio Luce, un immenso patrimonio di video e foto che rappresentano la storia del nostro Paese. Il sito ha un ottima funzione di ricerca dei contenuti: per visualizzare i filmati però è necessario registrarsi. Non è possibile fare un download dei filmati, disponibili tra l’altro in un lettore mpeg (non accessibile) e comunque degnamente dettagliati: seguendo le Faq si scopre che anche per un uso personale bisogna acquistare i contenuti; non è possibile farlo direttamente online ma è una funzione che verrà aggiunta in futuro. Nessun parallelismo tra l’archivio Rai, di dominio pubblico, e quello dell’Istituto Luce, il mio intento era quello di segnalare quest’altro immenso patrimonio che descrive l’Italia e gli italiani attraverso gli anni, anche quelli più difficili. Era quasi scontato comunque il non utilizzo da parte dell’Istituto Luce delle licenze CC: magari qualche filmato di particolare importanza nazionale potrebbe essere rilasciato sotto una licenza aperta; lancio la palla ai responsabili dell’Istituto.
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