Sono d’accordo con Luca: utilizzando Facebook ed altri social network mi sto rendendo conto che le reti sociali hanno senso solo se riescono davvero a costruire o a coltivare le relazioni tra le persone altrimenti un prolungato utilizzo rischia non solo di stancare ma di considerare inutile il vivere in questo ecosistema digitale, sempre collegati e con l’orecchio teso nella speranza che qualcuno, magari passando per il nostro profilo, ci ascolti.
Leggevo su News che in UK lo stesso Facebook nel periodo tra Dicembre e Gennaio ha avuto un calo del traffico intorno al 5% ma non è il solo: hanno avuto una leggera inflessione anche MySpace e Bebo. Probabilmente non è nulla di preoccupante, nessuno sta annunciando la morte dei social network ma certo sono dati che ogni tanto fanno riflettere: è possibile che ci si distacchi così tanto dalla propria rete sociale (per molti motivi) che non si riesca a gestirla, causa un lento abbandono?
Forse ci sono considerazioni più socioligiche che tocca fare a chi ha delle competenze in questo senso la domanda che vi chiedo però è: quante amicizie vere avete stretto attraverso un sito di social network?
Valleywag ha realizzato una mappa dei social network che può essere utile in qualche modo a capire la relazione tra gli usi/costumi di una popolazione e come questa utilizza lo strumento del networking:
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Ci sono i servizi online più noti ed altre reti “minori” (per volume di traffico) ma non per questo non importanti. Pensavo che in futuro ci saranno di certo meno social network e che probabilmente quando saremo connessi online in ogni angolo della terra in maniera sufficiente sarà possibile utilizzare soluzioni wireless più comode e veloci per contattare gli amici o le persone che ci interessano. Perchè sarebbe la vera vittoria dell’ecosistema digitale: diventare analogico coinvolgendo e creando rapporti personali più reali che virtuali.
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