Alcune brevi impressioni a caldo sull’articolo del Guardian di oggi dal fantasioso titolo “This is social networking, Italian style” (traduzione in italiano). Nessun attacco nei confronti di questo giornale ma dati di fatto.

– Ho scoperto un nuovo termine che non conoscevo: Technophobia. Una sorta di paura della tecnologia, di migliorare la qualità della vita con l’innovazione. A quale italiano fa piacere fare la fila alla posta o al comune?
Social networking, Italian stlye: gli italiani hanno la tendenza a rimanere in contatto con amici e familiari senza usare il click del mouse. Certo! Forse hanno di meglio da fare che passare la giornata su Facebook.

– L’Italia è un paese vecchio. Verissimo, dov’è la novità?

– La banda larga è indietro e l’ecommerce è malato in Italia. Sappiamo tutti che la banda larga ancora non è diffusa e ci sono ancora molte cose da fare ma è un illusione credere che il WiMAX risolverà tutto così come mettere su una task force d’emergenza. L’ecommerce è da sempre in difficoltà, la colpa è anche dei disservizi di trasporto (costo del carburante ad esempio).

– La quantità media di tempo che gli italiani trascorrono su Internet è calata dal 2007 al 2008 secondo una ricerca di JupiterReserach (forse questa?). Gli italiani non erano quei pirati che generevano (con il loro 70%) una grossa fetta del traffico mondiale del peer to peer?

– Posta elettronica e Blackberry vanno a braccetto ma quanti ne hanno davvero uno? Il Guardian usa impropriamente il riferimento al Blackberry anche nel link dell’articolo. Per quale motivo?

– Altra accusa: in Italia fate solo siti in Flash, arretrati! Certo, forse è così perchè molte aziende chiedono questa roba (la colpa non è solo dei committenti). Ma perchè all’estero funzionano tanto diversamente i piccoli progetti Web? In che percentuale?

– Il Guardian intervista Paolo Di Croce di Slow Food International, un associazione no profit che si occupa di enogastronomia. La frittata ormai era fatta: sarebbe stato utile chiedere anche il parere di Gianfranco Vissani, no?

– Non se ne può più della storia del Bel Paese che è solo pizza, spaghetti, monumenti e mandolino. A proposito di gastronomia poi: Pizza Hut non effettua ordini in Italia attraverso Internet ma solo in Usa ed altri stati. Per fortuna, meglio le pizzerie nostrane.

Via [Max Kava]

3 Comments

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  • C’è poco da lamentarsi. L’articolo rappresenta una situzione reale ed attuale. Forse la storia dei siti flash è una scemenza, ma per il resto non ho argomenti per controbattere. :(