Sono ancora convinto che c’è bisogno di stare attenti al controllo dei contenuti nella direzione di una maggiore libertà e nella tutela della Net Neutrality, s’intende.
Ci riflettevo tempo fa paventando sospetti riguardo la questione dei video bloccati in Cina immaginando chè Google potesse collaborare con le autorità ed il regime cinese per aumentare i filtri e censurare quelle cose scomode.

Questo articolo di Repubblica che segnala un documento sulla sicurezza che Google invia agli investitori, forse smentisce un pochetto questa tesi o probabilmente è soltanto un gioco psicologico ed abbastanza scaltro da parte di Google nell’allontanare ogni sospetto.

Da leggere la parte relativa all’Internet Censorship nella quale subito dopo (a pagina 30) viene addirittura consigliato di votare contro le proposte “libertarie” quindi in qualche modo a favore della censura:

Our board of directors recommends a vote AGAINST the stockholder proposal.

2 Comments

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  • Il motto massimalista “Don’t Do Evil” cozza contro il principio della massimalizzazione dei profitti.

    Ma Google ha dimostrato anche in altre occasioni di riuscire a vedere più lontano: rinunciando per esempio a mostrare pubblicità che non rendono, o meno pubblicità, per mantenere la fiducia degli utilizzatori.

    Come evolverà la situazione? Qual è la strada per la felicità individuale e collettiva dei cinesi, tibetani, americani?

    La potenza di Google richiede un approccio molto cauto e non dogmatico alla ricerca delle risposte.