Come sarebbe l’interfaccia di Facebook se ci fosse la pubblicità?
“Sigh, ora come faccio? S’è rotto Facebook!!!” Si potrebbe coniare un nuovo termine: l’ansia da social network.
Oggi Facebook sta zoppicando un po’, molti non riescono a collegarsi al proprio profilo, leggere lo status degli amici, scambiare foto, insomma farsi i fatti altrui dando in pasto i propri.
Così riprendo un vecchio post che lessi riguardo l’infrastruttura che tiene su Facebook e la sua sostenibilità: ci sono circa diecimila server che conservano più di 10 miliardi di foto con un dispendio d’energia pari a 38,500 Kw. Se leggo bene sembra corrispondano quasi alla metà delle emissioni di CO2 della città di New York.
Come fanno a pagare tutte quelle macchine? Facebook diventerà pieno di pubblicità? Si parla tanto di green computing ma alla fine quanto ci costano in termini ecologici tutti questi servizi Web?
E’ una provocazione ma giocare con le risorse del pianeta per fare un “poke” è da coglioni.
Clap Clap Clap per la chiosa.
@robie: Ci voleva!! :)
Non ti sembra un po’ ridicola l’ultima affermazione del post? Se solo provocazione, allora passi. Bella provocazione però, soprattutto perché permette di riflettere su un tema importantissimo: la valutazione di ciò che è giusto e ciò che non è giusto.
Non conosco bene e non entro nel merito della questione di FaceBook, però ritengo presuntuoso e pericoloso l’atteggiamento con cui ci si approccia al problema. Chi stabilisce, e con quale criterio, ciò che può e ciò che non ha diritto di produrre CO2?
Immagina se domani qualcuno dicesse che questo blog consuma un tot di CO2, lo ritenesse inutile e decidesse di chiuderlo (N.B. spudorata provocazione anche questa! ;) ).
Il sillogismo funziona. Dariosalvelli.com produce CO2, la CO2 è dannosa per il pianeta allora chiudiamo dariosalvelli.com e salviamo il pianeta. Anche perché dariosalvelli.com ha 1 milione di lettori ma il danno della CO2 riguarda 6 miliardi di persone, dunque non ci sono attenuanti! :D
Umorismi a parte, volevo esprimere il mio dissenso dietro il passaggio logico che ha strutturato questo post e tanti altri discorsi che mi capita di sentire in giro. Con questo mica vogliamo negare il danno della CO2 che emettiamo (ancora tutto da provare) ma un certo approccio “perbenista” che giustifica chicchessia di ritenere, in nome di un principio più alto, ciò che è giusto o sbagliato.
Ho sempre diffidato e ritenuto pericoloso chi si propone di sapere ciò che è bene o male per gli altri. Troviamo il modo perché tutti i server siano sostenibili e permettiamo a chiunque di fare liberamente ciò che vuole, anche di fare il coglione con un “poke” su Facebook.
@Max: Certo che era una provocazione!! Anche scaricare email produce CO2.
Però Dariosalvelli.com non ha 1 milione di persone, molto meno, son quattro gatti. :P
Scherzi a parte Max io come al solito non propongo la verità assoluta, ragionavo e riflettevo soltanto su di un aspetto del quale mi piacerebbe saperne di più perchè vedo che se ne parla pochissimo. Come si rende un server sostenibile? Ed i PC di casa (li teniamo spenti insieme al router quando non li usiamo)?
Sono attento al problema, a me importa questo e non è un approccio perbenistico in quanto ci tengo così tanto da non possedere neanche un auto. :-)
avete perso la lettura di questo articolo ?
le cose non stanno messe bene visto che FB di soldi ne fa davvero pochi in proporzione
http://www.techcrunch.com/2008/10/31/facebooks-growing-problem/
@pluto: Non mi è sfuggito… ;)
Caro Dario Salvelli
grazie per aver linkato fra i commenti il mio articolo su facebook ma soprattutto grazie per avermi dato un interessante spunto di discussione.
Spero che il mio punto di vista sia comprensibile da ciò che ho scritto nell’articolo, mi trovo molto vicino al commento dell’utente MAX ed alla tua risposta a quel commento.
L’unica cosa che ho da “appuntare” (permettetemi questo termine) all’utente MAX è questo:”…danno della CO2 che emettiamo (ancora tutto da provare)…”
Non è vero che è ancora tutto da provare! L’anidride carbonica è uno dei maggiori gas ad effetto serra che come ben sappiamo sta provocando innalzamenti delle temperature terresti e di conseguenza gli scioglimenti dei ghiacciai e l’innalzamento dei livelli del mare.
PROBLEMI NON DA POCO (INSERITI NEGLI ULTIMI PROGRAMMI AMBIENTALI ALLA VOCE “CAMBIAMENTI CLIMATICI)
diverso sarebbe il discorso qualora il mantenimento di questi server porterebbe alla creazione di monossido di carbonio… che porta altro tipo di problema come ad esempio l’assottigliamento della fascia di ozono!oltre a problemi gravi di salute per l’uomo!
Enrico
Ciao Enrico! Grazie per i riferimenti nel tuo commento, che ho appena letto.
Nella frase ”…danno della CO2 che emettiamo (ancora tutto da provare)…” mi riferisco al fatto che nel computo globale dell’emissione di CO2 rilasciata in atmosfera, la componente generata dall’uomo è una frazione che taluni considerano determinante, altri meno.
In natura esistono molti fenomeni, e di entità anche considerevole, che rilasciano CO2 nell’atmosfera. Le emissioni prodotte dall’uomo si sommano a queste ultime. Non tutti ritengono che siano esse a determinare i mutamenti a cui assistiamo.
Ecco una lettura interessante a questo proposito:
Non entro oltremodo nel merito del discorso, ma ho registrato il fatto che esiste comunque questa diversità di punti di vista anche nell’ambito della comunità scientifica. Ho scritto in passato alcune piccole riflessioni proprio su questo punto sul mio blog. Se ti incuriosisce ecco il link: http://www.maxlaconca.com/220/i-mutamenti-climatici-non-sono-causati-dalluomo
Ciao :)