Stamane scarico l’email e trovo l’invito di Luca Conti ad unirmi alla sua rete di contatti di Neurona: cos’è ?
Dopo LinkedIn (il mio profilo è questo), Neurona (la mia page d’esempio è qui) è un altro Business Social Network, una Rete Sociale per collegare professionisti ed amici, sviluppata in spagna pensata anche per l’utenza italiana (sul sito ci sono traduzioni grottesche). Lo stesso Giuseppe Granieri ne parla in un suo post: è vero, devo dire che il primo impatto che ho avuto con Neurona è stato più facile e veloce rispetto a quello di LinkedIn. Chi ha progettato Neurona forse l’ha pensato più come un social network, dove l’interfaccia deve essere assolutamente semplice, veloce e funzionale, in modo da facilizzare la condivisione e lo scambio nella propria community. Mentre LinkedIn lancia una nuova feature, Answers, ovvero la possibilità di creare ed inviare una “domanda” all’intero gruppo di contatti, Neurona cerca di utilizzare non molto brillantemente i forum: su questo c’è ancora molto da lavorare. L’analisi di questi econtent è positiva solo se l’utente utilizza spesso la rete sociale, cosa altamente necessaria per gestire la tua rete: ricevere una email ad esempio ogni volta che un amico ha risposto al quesito che abbiamo inviato su LinkedIn ad esempio può risultare seccante. Non solo: la percentuale di persone che hanno trovato lavoro con questo sistema è bassa, poichè oltre ad una ricerca per ora è possibile fare poco altro con piattaforme come LinkedIn, l’aspetto della socialità è infatti ancora abbastanza chiuso e limitato. E’ forse esagerato pensare che LinkedIn sia un MySpace per adulti, ma per questo nulla vieta la creazione di un sistema più “frivolo”, che coinvolga veramente le persone nelle relazioni sociali.
Credo che alla fine il valore intrinseco di questi strumenti sia nella dimensione del tuo network in relazione al valore assoluto di persone che lo utilizzano.
In altri termini, il valore “sociale” del prodotto che usi è direttamente proporzionale al numero di “consimili” che utilizzano lo stesso servizio.
Per questa ragione penso che al momento Linkedin sia superiore a Neurona (almeno per chi scrive).
Detto questo credo che sia un servizio che debba essere tenuto sotto osservazione e migrare non appena se ne percepisce una valore assoluto superiore rispetto a cio’ che si utilizza.
@Alessandro: Lo scopo del post non era fare un Vs, ma riflettere sulla reale necessità di un servizio simile: Facebook, MySpace, sono altri strumenti che hanno un valore “sociale” maggiore, che và comunque al di là della diretta proporzionalità di cui parli.
I miei login su LinkedIn non arrivano in questi mesi alla decina,forse per un abitudine personale e per altri interessi non l’ho utilizzato spesso. Forse iniziando a scoprirne meglio le potenzialità potrò scrivere riflessioni più argomentate.
In effetti avrei dovuto articolare maggiormente il mio commento.
In realt’ penso che Linkedin in termini assoluti abbia grande valore per il mercato americano, in particolare nell’industria ITC.
Personalmente mi piace farne un uso non proprio convenzionale. Lavorando in ambito internazionale con fornitore che hanno anche contatti con diversi concorrenti il fatto che possa vedere quali contatti essi hanno aggiunto al loro network mi permette di comprendere (a livello molto macro, ovviamente) come evolve la loro offerta nel tempo.
Questo giusto per fare un esempio veloce e piuttosto significativo.
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