La petizione contro la legge Alfano della quale ho parlato l’altro ieri sta andando a gonfie vele non solo su Facebook ma anche su No Bavaglio.
L’appello per il web libero continua e invito tutti a firmare, commentare, mettere “like-mi piace” sui social network per diffondere il più possibile la petizione e la legge: non ho visto ancora un post o una parola spesa a favore di questa iniziativa dai cosiddetti top blogger italiani. Dormite?
Vi spiego perchè bisogna firmare. E’ necessario scongiurare il famoso obbligo di rettifica dei siti web che portò il 14 Luglio 2009 ad una protesta che potrebbe ripetersi inevitabilmente. Il punto della discordia per quanto riguarda Internet è l’articolo 28 della legge che recita:
28. All’articolo 8 della legge 8 febbraio 1948, n. 47, e successive modificazioni, sono apportate le seguenti modificazioni:
a) dopo il terzo comma è inserito il seguente:«Per le trasmissioni radiofoniche o televisive, le dichiarazioni o le rettifiche sono effettuate ai sensi dell’articolo 32 del testo unico della radiotelevisione, di cui al decreto legislativo 31 luglio 2005, n. 177. Per i siti informatici, le dichiarazioni o le rettifiche sono pubblicate, entro quarantotto ore dalla richiesta, con le stesse caratteristiche grafiche, la stessa metodologia di accesso al sito e la stessa visibilità della notizia cui si riferiscono»;
d) al quinto comma, le parole: «trascorso il termine di cui al secondo e terzo comma» sono sostituite dalle seguenti: «trascorso il termine di cui al secondo, terzo, quarto, per quanto riguarda i siti informatici, e sesto comma» e le parole: «in violazione di quanto disposto dal secondo, terzo e quarto comma» sono sostituite dalle seguenti: «in violazione di quanto disposto dal secondo, terzo, quarto, per quanto riguarda i siti informatici, quinto e sesto comma»;
e) dopo il quinto comma è inserito il seguente:
«Della stessa procedura può avvalersi l’autore dell’offesa, qualora il direttore responsabile del giornale o del periodico, il responsabile della trasmissione radiofonica, televisiva o delle trasmissioni informatiche o telematiche non pubblichino la smentita o la rettifica richiesta».
Se ci fosse veramente una volontà politica basterebbe approvare l’emendamento 1.290 di VITA, VIMERCATI, CASSON a questa legge sulle intercettazioni trasformando il comma “incriminato” che riguarda la Rete in questo modo:
Al comma 28, lettera a), capoverso, secondo periodo, sostituire le parole da: «siti informatici» fino a: «accesso al sito» con le seguenti: «giornali quotidiani e periodici diffusi per via telematica e soggetti all’obbligo di registrazione di cui all’articolo 5, le dichiarazioni o le rettifiche sono pubblicate, entro quarantotto ore dalla richiesta, con le stesse caratteristiche grafiche».
Conseguentemente, al medesimo comma:
nella lettera d): sostituire le parole: «siti informatici, e sesto comma» con le seguenti: «giornali quotidiani e periodici diffusi per via telematica, di cui al secondo periodo del medesimo quarto comma, e sesto comma»; e le parole: «siti informatici, quinto e sesto comma» con le seguenti: giornali quotidiani e periodici diffusi per via telematica, di cui al secondo periodo del medesimo quarto comma, quinto e sesto comma»;
nella lettera e), capoverso, sostituire le parole: «delle trasmissioni informatiche o telematiche» con le seguenti: «dei giornali quotidiani o periodici di cui al quarto comma».
Infine fatemi dire che sono contento ed orgoglioso che il sito No Bavaglio.it sia stato messo su da Fausto Napolitano di ADDs+ con il quale collaboro ormai in maniera continuativa.
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