Un posto in cui condividere e scoprire interessi e argomenti in comune c’è già ed è Facebook ma se esistesse una rete sociale che fa guadagnare dei soldi? La soluzione presentata al Web 2.0 Summit sembra sia Chime.in.

Si tratta di un nuovo social network realizzato da UberMedia che presenta come novità la possibilità di seguire solo una parte di una persona condividendo foto, video e testi di 2.000 caratteri. Per diminuire il rumore delle conversazioni sono divise in maniera netta la sezione dei contenuti creati dai brand e quelli degli utenti, gli UGC.

In realtà non è un’altra ed esclusiva rete sociale perchè ci si può collegare attraverso Facebook e Twitter. L’aspetto più innovativo di Chime.in è che consente di guadagnare dividendo i ricavi pubblicitari della pubblicità (i click sui banner) con gli utenti attraverso il revenue sharing: in questo modo le persone passerebbero con più piacere il proprio tempo su questo social network e UberMedia potrebbe soffiare gli utenti a Facebook più facilmente. I publishers che investiranno su Chime.in prenderanno il 100% delle revenue dell’advertising che piazzeranno sul social network e il 50% degli ad che UmberMedia inserirà.

Il motto di Chime.in a detta del suo CEO infatti è “monetization take place where engagement takes place“. Le persone sono stimolate a produrre contenuti ed interagire dall’illusione del guadagno. Basterà come motivazione per soffiare gli utenti a Facebook?

Per ora Chime.in è in versione Beta ma a breve uscirà anche come applicazione per Android e iPhone.

P.S. Prima impressione: ancora non ho capito come avviene il revenue sharing ma si gioca molto su keywords e argomenti d’interesse correlati. Secondo me sarà il paradiso-inferno per i SEO e per chi fa SPAM dunque una rete sociale inutile.

2 Comments

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  • “Secondo me sarà il paradiso-inferno per i SEO e per chi fa SPAM dunque una rete sociale inutile.”
    Beh, vista la tua competenza e passione per queste cose, forse il consiglio è da seguire.

    Arrivo a commentare qui dal tuo articolo su Agoravox.

    (L’url del mio neonato blog-sito, che probabilmente diventerà più siterello che blogghetto, vedrò, è a futura memoria, in quanto drasticamente incompleto…)