Una volta si chiamavano semplicemente “nickname” o nomi reali. Per ovviare al casino fatto con gli username, a Facebook si sono inventati l’alternate name, un nome appunto “alternativo” che puoi associare al profilo affinchè gli altri ti trovino nella ricerca degli utenti. Fammi capire: che senso ha inserire il nome da sposato su Facebook?
L’impressione che ho da Facebook è un certo voler strafare e forzare la mano: le reti sociali sono capaci spesso di autoregolarsi e regolamentarsi in maniera autonoma ed originale con dinamiche inaspettate. Questo voler trasformare Facebook in un immenso elenco internetfonico ha un’utilità concreta che va anche oltre il loro business ma diventa un’aspettativa deleteria se continuamente estremizzata.
La funzione che hanno appena aggiunto sembra quasi voler rimediare alla scelta degli username di Facebook: nella lotta tra omonimi, furbi e brand tanti si saranno sentiti ingiustamente fregati e poco tutelati dal sistema del network. Paraculismo 2.0?
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