Tra un ora circa si esibisce Caetano Veloso nell’anteprima di Settembre al Borgo edizione 2008. Cornice del concerto del grande cantautore brasiliano è la Reggia Vanvitelliana.
Volevo fare un live streaming per trasmettere online un po’ della musica di Veloso ma non sono riuscito a procurarmi una connessione dati decente (si vede che non sono una blogstar).
Di seguito nelle prossime ore proverò ad inserire qualche foto e video dell’evento oltre a qualche impressione.
Caetano Veloso – Clicca sull’immagine per ingrandirla
Eccomi qui a raccontare la serata anche con qualche foto e video. Ringrazio il compagno d’avventura Sebastiano Sacco per i contributi foto e video.
Il cortile della Reggia è pieno di persone, c’è di sicuro il tutto esaurito per questa tappa del Caetano Veloso “Solo tour” che prevede domani una tappa a Cagliari con Stefano Bollani (si sono già esibiti all’Umbria Jazz) ed il 17 a Roma. Veloso è solo sul palco, come spesse volte accade si presenta con la sua voce e la chitarra capaci da sole di incantare il pubblico:
Veloso comincia il concerto con un brano bellissimo portato alla ribalta dall’amica e cantante Gal Costa (anch’ella di Bahia) ma interpretato poi negli anni da tantissimi altri artisti e cantanti: “Minha voz minha vida” (qui al’Umbria Jazz). Di questo brano abbiamo fatto un breve video che inserirò più tardi: come ascolterete l’interpretazione di Veloso non ha sbavature, è sopraffina e nonostante l’età avanzi l’energia e la forza del cantante brasiliano non si affievoliscono in questa calda estate.
Caetano ci tiene a precisare l’origine delle canzoni che suona, spesse volte infatti si perdono nel gran successo che ha attraverso il mondo il suono brasileiro, le tracce degli autori dei brani. “A tristeza è senhora“, la tristezza è padrona è un pezzo pieno di saudade, fu scritto da Veloso insieme a Gilberto Gil (altro mostro sacro della musica brasiliana) per festeggiare i 25 anni del Tropicalismo, qul movimento culturale che ha rivoluzionato le regole della musica e della canzone sudamericana mescolando culture e generi, così forte da causare l’esilìo di molti artisti da parte del governo militare brasiliano.
Veloso non poteva non fare un omaggio a Bahia con un brano degli anni 30 composto dallo stesso autore di tantissime canzoni come “Aquarela do Brasil” di Ary Barros. Ci soprende una canzone che sentiamo cantare quasi in falsetto, la voce di Veloso si modifica a suo piacimento creando delle atmosfere malinconiche, portandoci nello splendido mare del Brazil pieno di misteri ed, in questo caso sirene: questo pezzo non ha titolo perchè è in lavorazione, Veloso deve ancora registrarlo.
Negli anni 70 Veloso scrisse un pezzo ritmato e divertente per Marrakech e le sue notti pazze, una canzone che venne poi ripresa in Italia anche da Mina. L’amico e primo agente Guillherme Aragus ormai scomparso gli chiedeva sempre di suonare “La mer“, noto classico di Charles Trenet che Veloso non ha mai più eseguito mentre l’amico era in vita. Così stasera la interpreta a modo suo in una versione inedita e magica (sotto un piccolo video).
La semplicità della chitarra acustica di Veloso e della sua voce ricordano con “Sampa” la città di San Paolo. Non conoscendo il portoghese per noi è difficile stare dietro ai testi dunque ci sembra di capire che Veloso canti anche la romantica “Sozinho” oltre a suonare due canzoni di un artista brasiliano (del quale ci sfugge il nome) delle quali l’incipit di una è “Quando o meu mundo era mas mundo“. E’ commovente l’interpretazione di Cucurucucu Paloma che ricordiamo nel famoso film di Pedro Almodovar, “Parla con Lei“. Aspettavo con ansia la bellissima e tristissima Coração vagabondo la prima traccia del suo primo album quando ancora la bossa nova si stava per rinnovare dopo l’esplosione con João Gilberto. E proprio per omaggiare i 50 anni della bossa Veloso canta una canzone che ha suonato con lo stesso Gilberto.
Nel bis finale Veloso suona l’appassionante “Terra” un inno che sembra scritto per tutte le terre del mondo, non solo il suo caro Brasile.
Ed infatti Veloso invita il pubblico a cantare il ritornello “Terra terra” ed battere insieme a lui le mani per seguire un ritmo vitale che unisce anche culture diverse. Perchè anche qui, tra la folla del pubblico, sentiamo ed intravediamo una colonia di brasiliani, degli affezionados che riempiono di colore e suoni questo magico concerto. Grazie señor Veloso.
Qui di seguito alcuni video (la qualità non è altissima ma meglio di niente!):
Caetano Veloso canta “Minha voz minha vida”
Caetano Veloso canta La mer
Visto ieri sera a Perugia durante Umbriajazz insieme a Stefano Bollani… strepitoso, qui ci sono un po’ di video
Hi Dario,
I’m documentalist for a french compagny and i’m searching photos and videos of brazilian artists in order to produce short films for the exhibition of Center of black music in salvador da Bahia.
I saw a photo and videos of caetano Veloso on your blog. I’d like to use them. Could you tell me more about the copyright ?
Thanks for your help !
sincerelly yours,
Laurence Auvray
MONDOMIX MEDIA
144 rue des Poissonniers
75018 Paris