– Sono le 9.41, i blogger sono pronti e tra poco comincia l’apertura di BTO 2011, il wifi va un po’ a singhiozzo, speriamo bene. Comunque prendo appunti, li trovate qui sotto se ci sono errori abbiate pazienza.

– Giancarlo Carriani, fondatore di BTO, introduce Cristina Scaletti, assessore al Turismo della Regione Toscana. Parte il video “L’innovazione del tubo” e l’assessore parla di innovazione nel turismo definendola con due aggettivi: diffusione e democrazia ossia esercizio della libertà di accedere alle informazioni in ogni momento.

– Partono altre due clip su come si finanzia l’innovazione, “i pirati della silicon valley” e “the social network” con la famosa scena tra Zuckerberg e Saverin sul primo investimento a fondo perduto di Facebook. Scaletti chiede all’assessore: perchè non si riesce a fare innovazione in Italia?

La regione Toscana ci sta provando. Secondo una fotografia il Paese è lento rispetto alla modernità e velocità dell’innovazione produce uno scollamento e la politica è disattenta. I dati sul turismo della Toscana sono straordinari con una crescita in un anno di crisi che porta all’anno del 2006 grazie al fatto di aver puntato sul web 2.0.

– Omaggio a Steve Jobs con una piccola storia d’Italia: Jobs era rimasto colpito dalla grigia pietra serena dei marciapiedi di Firenze prodotta a Fiorenzuola da “Il Casone” e così decise di riprenderli. Ogni lastra ha un adesivo e così gli Apple Store hanno tutti un sapore toscano. Per questo motivo l’azienda “Il Casone” riceve il premio speciale alla memoria di Steve Jobs, un iPad a forma di targa.

– Florence Kaci di PhoCusWright presenta un report.
The distribuation dogma. Nuove opportunità per i turisti. Qual è la tua strategia di distribuzione. Usa, uk, francia, Germania hanno una buona penetrazione online del settore viaggi. Italia e Spagna sono più giù perchè il mercato è lento nell’adozione delle innovazione, 55% è connesso a Internet, il 20esimo paese in UE.
Si tratta di mercati stabilizzati che rappresentano il 60%
Messico, India, Brasile, Cina, Cile sono mercati ambiziosi.
Perù, ARgentina, Bolivia sono mercati evolving.

Nel 2013 l’online business travel dell’Europa raggiungerà quello dell’US giungendo al 40%.
I top 5 pan eu online travel agencies nel 2011 sono Priceline Europe, Expedia, Opodo.

Odigeo.com è un gruppo di lavoro tra tutti gli operatori. Per info: venture@odigeo.com

Booking.com è leader nella online hotel reservations. Le online agencies che fanno pre ticket via mobile hanno più successo in Europa che in Us: Momondo, mobissimo, skyscanner, traivago, kayak sono i leader.

In Cina funziona bene Groupon e voyageprive.com ossia i flash deals: Travelzoo, Giltcity, Tippr, Sinique, The Dealmap, Dealster, Rullala, Dealery.

Airbnb, Homeway, Wimdu sono emergenti nell’ospitality.

L’Italia è il 5% dello share del settore travel online in Europa. Nell’Italian travel market and online growth rates le online travel agency sono il 2% e resteranno tali. E Italy segui i trends, sia i consumatori che i player. Nell’Italian online supplier e Online Travel Agency Gross Bookings gli Airline website vengono dopo le online travel agency, seguono le traditional airline website, gli hotel website, i rail website, LCC website, chiudono car rental website e tour operator website.

Cita Alpitour come esempio di collaborazione con le travel agency. La distribuzione degli Hotel online è davvero lenta come penetrazione.

Il Mobile sta cambiando il modo in cui i consumatori decidono di viaggiare. In Italia il 97% usa un cellulare, l’età d’oro del web sembra passata. Tre aspetti per la strategia di distribuzione. Laptop, desktp, mobile telephone e videogame console i primi device. Secondo uno studio condotto sui mobile phone durante il viaggio le persone guardano le mappe, aggiornano i social network con i trip, fanno check-in per il volo, l’hotel, i treno o l’affitto dell’auto, make changes to existing travel reservations, use as boarding pass or ticket for flight on train.

Il ciclo di Engagement e Merchandising degli smartphone è: Share, Dream, Plan, Book, Explore. Social media e turismo: il 34% è influenzato dai commenti sui social network come Facebook e Twitter. Vola garatis è un ottimo esempio di strategia sui social media di social buying (corporate vehicle, photos and videos, ecommerce). Facebook Places è un ottimo esempio per distribuire i prodotti nel market e avere visibilità.

– Rodolfo Baggio dell’Università Bocconi esordisce con un ironico “gli italiani sono sempre generosi” e poi fa una provocazione con un suo vide sui dati del Turismo in Italia.

– Sono in Hall 1 e si parla del caso di Sudtirol Alto Adige, del successo degli spot tv e della sua forte presenza su Facebook e Twitter (1200 followers), su Tripadvisor e HolidayCheck.de gli alberghi in Sudtirol hanno avuto tantissime valutazioni con circa il 50% di review positive e da raccomandare). Christoph Engl, Direttore Marketing dell’Alto Adige sostiene che “in periodi di crisi vince sempre il prodotto”.

Spot “Cappadocia? No Basilicata” fotografie. Una sola agenzia di promozione territoriale, ottimizzare le risorse destinate a valorizzazione e fruizione del patrimonio culturale ossia puntare sulle storie (cinespettacolo della Grancia, Volo dell’Angelo che ha fatto molto buzz, il mondo di Federico II) offline con uno spostamento sul turismo di motivazione (mappa con punti di interesse). Matera città narrata (6 applicazioni), Digital Diary, visual radio. Diversi portali per storie territoriali con una visione di sistema con tutti i contenuti di un portale presto su http://www.basilicataturistica.com/.

Wifi e turismo da Cervia (RA) di Nevio Salimbeni. 9km di spiaggia, 50 hot spot in wi-fi, 1 ogni 3 stabilimenti collegati in rete a banda larga in fibra ottica. Registrazione al sistema e gratis: in un anno 162 mila sessioni, 668655 ore, 9396 utenti registrati, 11 mila wifi card distribuite, 2349 utenti naviganti al mese, 24 minuti la durata di una sessione media.

– Mi sposto in Hall 3 per Travel Bloggers Unite, magari avrò modo di parlare di Blogga la Vacanza in giro. Lo staffa ha 70 bloggers 18 milioni di twitter impression, 400 mila account unici, 45 tweets. Il ROI factor è di 37,5 a 1.

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