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ClubHouse: la Privacy e la perdita dell’intimità

E’ arrivata l’era dei social-audio? Prima di tutti ci aveva pensato Twitter che nacque proprio dal team di Odeo (messaggi vocali di gruppo) e poi grazie all’esplosione del gaming è arrivato Discord che ha raccolto community molto diverse.

Di ClubHouse se ne parlava già da un anno. A causa del COVID-19 si sono moltiplicati gli strumenti ed i tool di conferenza per comunicare con gli altri e farlo in maniera più piacevole. Ad esempio Around usa l’Intelligenza Artificiale per eliminare dall’immagine della tua camera elementi intrusivi o cancellare il rumore di sottofondo.

Source: Vajresh Balaji

Trovi già delle guide a ClubHouse quindi non starò qui a spiegarti la piattaforma, ti basta sapere che è un social network in cui l’audio la fa da padrona ed in cui è possibile creare delle stanze pubbliche o private (con moderatori e speaker) oppure fare una richiesta per fondare un Club (simile ad un gruppo di Facebook) nei quali è possibile registrare i contenuti delle Stanze (Rooms).

ClubHouse è stato in grado di sfruttare diversi mondi come la musica ed il marketing grazie ai quali creare un ambiente esclusivo che gli ha permesso – anche grazie al meccanismo ad invito – di mettere in moto un “hype” incredibile che stanotte è culminato con la presenza di Elon Musk che ha letteralmente mandato in tilt l’applicazione.

Ho cominciato a testarlo per qualche giorno e queste sono delle considerazioni sparse che aggiornerò rispetto alla data di pubblicazione del post:

  • Sto tutto il giorno in meeting: ho davvero voglia di spendere il resto del mio tempo su ClubHouse? ClubHouse è uno spazio molto time-consuming, puoi davvero perdere tutta la tua giornata ad ascoltare e interagire, con sconosciuti o con i tuoi amici (ma una vecchia e cara telefonata?) sui temi più disparati: dai Bitcoin agli AMA con le star passando per book club e sessioni di speed dating, per finire ad ascoltare “scherzi telefonici” o consigli su come diventare ricchi (!).
  • La tua voce è una delle cose più intime in tuo possesso e come la tua immagine è unica. Sei sicura di volerla usare così? Mentre un tweet puoi cancellarlo o accusare di aver usato un generatore di tweet, per la voce non c’è (quasi) smentita che tenga. Attenzione infatti: l’AI è anche in grado di generare Audio deepfake.
  • Quanta parte i social network audio “ruberanno” all’ascolto dei Podcast e quanto invece contribuiranno a costruire una nuova abitudine ampliando la platea a chi ancora non consuma i Podcast?
  • Perchè dovrei parlare con persone che non sento da anni e che Clubhouse mi indica come attive? Clubhouse infatti richiede l’accesso alla tua rubrica ed espone alcuni dati in riferimento alla tua presenza sul social network come ad esempio chi ti ha invitato e di quali Club fai parte e fare profilazione tra la rete di contatti e numeri di telefono. Il problema è che anche negando l’accesso alla tua rubrica su iOS l’applicazione continua a inviarti notifica quando un tuo contatto si è iscritto. ClubHouse archivia i nostri contatti, dove e per quanto tempo?
    Inoltre permette di associare anche il tuo profilo Twitter ed Instagram.
    Qualcuno un po’ sgamato potrebbe usarlo per fare Doxing e associare: il tuo numero di cellulare al tuo Clubhouse, la foto profilo, i tuoi follower/following, i tuoi Clubs di appartenenza, se hai un iPhone/iPad e magari capire se fai oppure hai fatto parte di un evento o un club (basta cercare su Google).
  • ClubHouse finirà su più piattaforme, le sue Stanze con i Club diventeranno un media format come le Snapchat Stories. Dove ora fai l’embed di un video di YouTube, in futuro integrerai una Room di ClubHouse.
  • Abbiamo detto che è possibile capire quanti utenti sono già presenti su Clubhouse tra quelli che hanno registrato il suo numero di cellulare tra i contatti in una sorta celolunghismo. Puoi capire in quanti altri contatti quel numero/account è presente, una sorta di misura della popolarità (oh no, gli influencer su ClubHouse!). Questa informazione è furba per far crescere la piattaforma perchè non più disponibile una volta che quel contatto si sarà registrato a ClubHouse.
  • Qualcuno ha già provato a creare per bot per ClubHouse facendolo girare su di un emulatore per Mac oppure utilizzando più device iOS (in quel caso però uno dei due dispositivi viene limitato). Credo che con l’uso dei Followers – necessario per la spinta alla diffusione dell’applicazione – CH abbia perso la possibilità di diventare un social network più sano e meno incentrato sulla popolarità. Per fortuna CH ha una funzione che limita il meccanismo di follow/unfollow bloccando la funzionalità nel caso un utente segua un numero altissimo (più o meno 100) altri utenti in un breve tempo.
    In futuro, appena verranno aggiunti degli Analytics, non è detto che non vengano premiate le stanze con il tempo medio di ascolto più alto al posto del numero di partecipanti. Insieme ad un miglioramento della moderazione, questo potrà dare ai brand maggiori strumenti nel caso vogliano saltare a bordo e fare branded content sponsorizzando/mettendo in evidenza Room e Clubs. Credo però che a rischio la propria brand equity con un pubblico “sconosciuto” farà tentennare molti brand manager.
    Ultimamente sto sperimentando l’audio advertising su diverse piattaforme e sono un po’ scettico in termini di performance, devi capire davvero per quale scopo ti conviene usarlo e soprattutto quando.
  • I founders di ClubHouse ascoltano la loro community e dialogano in maniera aperta sul futuro dell loro creatura con una stanza settimanale come fa notare Jeff Weiner, fondatore di LinkedIn. Questa “nuova” generazione di Tech Enterpreneur della Silicon Valley (Substack, Reddit, Discord, etc.) ha apparentemente un approccio che sembra diverso e se vuoi meno autoritario rispetto all’introduzione di funzionalità e misure per prevedere che l’ambiente diventi tossico. Penso ad esempio al tasto “edit” di Twitter, mai introdotto ma perennemente chiesto a gran voce dagli utenti.
  • In Germania hanno dato uno sguardo attento alla Privacy Policy di ClubHouse e si sono accorti che non è in regola con la GDPR. Non è possibile neanche scaricare i dati in possesso di ClubHouse (le mie registrazioni, dannazione!).
  • L’email usata per verificare l’account in fase di registrazione scompare completamente all’interno delle configurazioni della piattaforma ma viene usata soltanto quando vuoi cancellare l’account e per farlo non c’è una procedura automatica ma è necessario contattare il supporto all’indirizzo support@joinclubhouse.com scrivendo dall’email usata per la verifica dell’account. Se ti fregano la mail a causa di una frode, come fai?
  • Due grandi temi che dovranno affrontare i fondatori di ClubHouse sono la moderazione e la monetizzazione. Sul secondo ci sono molte opportunità mentre il primo tema è più critico e te lo dice chi ha gestito Quora in passato. Ad esempio com’è possibile controllare l’età degli utenti iscritti e tutelare i minori?
  • Alcuni (incluso il sottoscritto) hanno ricevuto delle telefonate da call-center che non ricevevano in precedenza. Ad esempio stamane una voce registrata in italiano blaterava di Bitcoin…
  • Tutti vogliono sapere cosa dici, quando ed a chi. A partire da Spotify.
  • Una delle stanze più interessanti che seguo quasi tutti i giorni è “Fuori dalla bolla – Rassegna Stampa” a cura di Guido Canali, Cecilia Sola e tanti altri giornalisti incluse le firme degli editoriali delle maggiori testate italiane. In generale, più una stanza è tematica, più la trovo interessante anche se ogni tanto capita di finire nella stanza di Morgan “Cinzano Ferguson” e finire per ascoltare Tonino Carotone da Madrid che racconta la sua passione per la musica italiana ed i suoi trip.


Commenti

Una risposta a “ClubHouse: la Privacy e la perdita dell’intimità”

  1. […] allora ti lascio qui qualche opinione interessante da cui recuperare le informazioni salienti (1, 2, 3, 4, 5, […]

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