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Vota per il Software Libero alle prossime elezioni

Tra le tante proposte, se dovessi votare alle prossime elezioni di certo voterei per il software libero: l’idea è dell’Assoli (Associazione per il Software Libero) che oltre alla petizione ha realizzato anche una pagina dei partiti (e dunque i candidati) e delle relative circoscrizioni che sono sensibili al tema del software libero e della difesa delle libertà digitali.
Da leggere l’impegno (importante l’ultimo punto) che viene chiesto ai candidati nel caso di mandato:

  • Nella Pubblica Amministrazione:
    1. 1) utilizzare software libero (fatte salve motivate ragioni tecniche);
      2) adottare formati aperti (documentati esaustivamente ed esenti da qualsiasi diritto di terzi) per tutti i dati e documenti della Pubblica Amministrazione;
      3) licenziare il software prodotto da o per la Pubblica Amministrazione secondo i termini d’una licenza di software libero persistente;
      4) destinare preferenzialmente le risorse pubbliche (per ricerca od altro) nel settore dell’ICT alla realizzazione di progetti in software libero;
      5) coordinare le scelte di spesa dei diversi enti col fine di realizzare congiuntamente spese abilitanti all’utilizzo più ampio del software libero;
      6) utilizzare software libero nel sistema educativo;

  • ribadire l’illegittimità dei brevetti di software;
  • rendere illegittime le tecniche di “Trusted Computing” che limitano la libertà dei cittadini.

[UPDATE]

– Dimenticavo: ieri Punto Informatico ha raccolto alcune delle risposte alle domande su Decreto Ubrani ed open source inviate ai partiti in lizza per le prossime elezioni. Per ora hanno risposto Antonio Di Pietro, Franco Grillini e Maurizio Gasparri.


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