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7 consigli per scegliere i nuovi gTLD per la tua attività

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Lo sapevete che molti brand sono corsi a registrare i nuovi domini .sucks? E che i costi (e la burocrazia) per acquistare un gTLD che è di fatto il nome del proprio brand sono alti ma che forse ne vale la pena?
Sono alcuni degli argomenti che tratterò prossimamente, il blog ricomincia a prendere vita.
Intanto ecco alcuni consigli di Riccardo Esposito – noto copywriter italiano – su come scegliere il giusto nome dominio per la propria attività. 

Ci sono cose che non cambiano mai e altre che mutano in continuazione. In passato avevamo un’idea monolitica dei domini di primo livello generici: non si sfuggiva, non c’erano alternative al classico .com se volevi un’alternativi ai gTLD nazionali.

Certo, nel corso degli anni c’è stata qualche modifica. Ma nulla a confronto della liberarizzazione introdotta dall’ICANN: in queste ultime settimane, dopo mesi di attesa, è possibile registrare domini di primo livello generici capaci di descrivere il contenuto di un sito.

Esatto. I nuovi gTLD possono letteralmente descrivere un indirizzo: sono delle estensioni dotate di senso e non semplici abbreviazioni. Negli ultimi giorni, ad esempio, è stato introdotto il dominio .coffee, perfetto per un’azienda legata al mondo del caffè, mentre il .blog sarebbe ideale per chi vuole aprire un diario personale.

La corsa ai nuovi domini è aperta. Le aziende iniziano a registrare i domini adatti alla propria attività, ma ci sono più di 700 nuovi domini che verranno liberalizzati: difficile scegliere quello adatto alle tue esigenze, non credi?

Probabilmente avrai bisogno di una guida per scegliere il tuo nuovo gTLD. Detto fatto: ecco un prontuario per scegliere i nuovi domini senza spendere tempo e denaro inutilmente, tutelando le tue risorse e il tuo brand.

1. Ricerca
La scelta è ampia, tanti sono i domini disponibili, ma basta fare una ricerca per categoria (prova con il tool Serverplan) e otterrai un lista di nuovi gTLD pronti per essere registrati. Il mio consiglio: cerca nella categoria vicina alla tua attività e segna su un file o su un foglio di carta le estensioni utili.

Nel mare magnum dei nuovi domini tu hai un dovere ben preciso: evitare divagazioni, evitare di lasciarti ingannare dall’ampia scelta. Non hai bisogno di tanti gTLD ma di quelli giusti per la tua attività. Ovviamente, se sarà necessario, potrai sempre arricchire la lista.

2. Brainstorming
Hai la tua lista di domini. Ora devi fare brainstorming con il tuo team o con persone capaci di consigliarti. Devi fare un’attenta riflessione anche sul dominio di secondo livello perché questo è il cuore del tuo business: qui devi racchiudere il tuo nome, il tuo brand, la tua attività.

Le persone ti riconoscono attraverso il nome dominio. Scegli le parole con attenzione, e poi accompagnale con un dominio di primo livello adeguato: un buon gTLD arriva solo quando il secondo livello è stato scelto con cura. Ricorda che sarà difficile tornare indietro.

3. Voce alta
Hai scelto il nome dominio? Bene, adesso prova a pronunciarlo una volta, due volte, pronuncialo con e senza gTLD. Prova diverse estensioni e rifletti sul suono, sul significato delle parole. Ti sembra accettabile? Ricorda altro? Può dare vita a giochi di parole o può ricordare situazioni lontane dalla tua attività?

La scelta di un dominio passa anche da questa attività: dal pronunciare a voce alta le parole per sentirne il suono, per capire se le persone potranno pronunciare l’indirizzo del tuo sito senza balbettare e senza qualsiasi tipo di fraintendimento.

4. Quale gTLD
Il nome del dominio, quello che racchiude il nome dell’azienda, è scelto. Ora devi puntare sul gTLD. Hai scelto quelli giusti? La regola fondamentale per non sbagliare è il legame con la tua attività: in una simile scelta è facile farsi prendere la mano, ma tu hai un obbligo: guidare l’utente.

Questo significa che il primo parametro da seguire per la scelta del gTLD è l’informazione: l’estensione che hai scelto descrive il contenuti del sito? Aiuta a capire l’argomento prima ancora di entrare nel sito? L’armonia tra azienda e gTLD deve essere totale.

5. Usa i tool giusti
Lo sai che ci sono diversi tool che puoi usare per trovare il giusto dominio? Sì perché a volte le idee mancano e puoi trovare qualche valida indicazione attraverso semplici (ma efficaci) applicazioni online:

Domainr – Restituisce tutti i domini in base a una ricerca con le estesioni classiche.
Bust a Name – Lasci due parole nella ricerca e il too ti lascia i domini disponibili.
Dot-o-mator – Per scegliere il dominio in base al tema e ai contenuti del sito.
Lean domain search – Ancora un tool per trovare nuove idee per il tuo dominio.

Il miglior tool per trovare un dominio? Fare brainstorming con il tuo team o con le persone che condividono il tuo progetto. E non dimenticare caerta e penna per segnare le idee. Un consiglio: usa le mappe mentali per smembrare e organizzare i concetti.

6. Attenzione alle date
Possiedi un marchi registrato? Perfetto, puoi partecipare al sunrise dei nuovi gTLD. Di cosa stiamo parlando? Di quella fase che prcede la libera commercializzazione dei domini di primo livello e che permette a chi possiede, appunto, un marchio registrato al Trademark Clearinghouse di anticipare l’acquisto.

Se non sei tra i favoriti devi semplicemente attendere la fase pubblica del gTLD e seguire il calendario delle pubblicazioni. Sul blog Serverplan pubblichiamo sempre degli articoli che ricapitolano tutti i nuovi gTLD.

7. Ultimo controllo prima di registrare
Una paranoia? Può essere, ma prima di registrare il dominio assicurati che tutto sia in ordine. Questo vuol dire solo una cosa: hai controllato che non ci siano errori di battitura? E l’ortografia? Il tuo brand è troppo prezioso per correre questi rischi.

Allora, pronti per registrare i nuovi gTLD?


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