Avrei voluto fare una domanda a Marissa Mayer riguardo la neutralità della Rete in quel di Le Web Paris ma il poco tempo a disposizione e la timidezza mi ha fermato. Sarebbe stato interessante se avesse parlato del progetto OpenEdge di Google raccontato dal Wall Street Journal e ripreso oggi da Repubblica. Tra l’altro si integra benissimo con questo post sulle strategie delle telco segnalato da Gaspar.
Con OpenEdge Google intende mettere i suoi server direttamente nel network di servizi dei principali provider americani affinchè possa offrire agli utenti prestazioni elevate: un accordo del genere tra Google e gli operatori di telefonia (mobile e fissa) porterebbe quasi alla creazione di un Web “alternativo” e prioritario rispetto al viaggio degli altri flussi di dati, sovvertendo il principio fondamentale della neutralità della rete. Lo vedi un futuro nel quale c’è un Internet a più velocità nel quale chi più ha soldi da spendere per la connessione naviga meglio?
Perchè dover decidere se la mia email ha una priorità inferiore o superiore rispetto ad un messaggio su Twitter o ad un altro servizio? Il tema è abbastanza delicato ed importante e bisogna stare molto attenti a ciò ce farà Barack Obama con la sua agenda per Internet che di certo non prevede soluzioni del genere.
E qui in Italia come affronteremo delle dinamiche del genere? Qual è la posizione dell’AGCOM e dei provider italiani rispetto a questa possibile iniziativa di Google?
[UPDATE]
– Alla fine Google risponde in maniera ufficiale a tutte le voci su OpenEdge smentendole.
– Certe dichiarazioni di Lawrence Lessig citate nel WSJ non le avevo capite. E Lessig prontamente smentisce con un post dicendo che il Wall Street Journal ha raccontato una bella bufala. Vedremo se la storiella ha qualche fondamento di verità.
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