E’ ciò che mi è venuto in mente leggendo questo bel post di Alessandro Gilioli su Beppe Grillo e l’intervista che gli ha negato: anzi le domande alle quali (per giunta via email) non ha voluto rispondere.
Beppe Grillo è un comico che utilizza al massimo il suo blog per pubblicizzarsi, come canale principale di vendita e distribuzione della sua attività: e le sue presunte battaglie o tali seppure possono nobilitarlo agli occhi di tanti non lo rendono un politico.
Fare politica vuol dire confrontarsi, aprirsi, andare in mezzo alla gente (che non vuol dire fare comizi o eventi straordinari) ed uscire fuori dai meandri della Rete e dei blog. Insomma qualche occhio attento dirà che non c’è nulla di nuovo in questa valutazione della figura pubblica di Grillo.
Se proprio vogliamo interrogare la satira (che a volte è anche una verità scomoda) sul futuro del nostro Paese allora secondo me Alessandro Gilioli dovrebbe porre quelle stesse domande anche a Daniele Luttazzi; sempre che sulle pagine dell’Espresso (ma sono sicuro che è improbabile) non gli censurino le risposte.
[UPDATE]
– Beppe Grillo risponde in qualche modo ad Alessandro Gilioli scrivendo (mi illudo sempre sia lui di persona) questo post.
Lascia un commento