Sembra che in giro tiri una brutta aria tra i blog italiani: che soffrano di una qualche insofferenza?
Questo non vuole essere un rant ed anzi ero dubbioso se scrivere qualcosa del genere perchè in passato ne ho già parlato così tanto che ora mi vien la noia e vorrei soffermarmi più su nuovi servizi e segnalazioni più divertenti ed utili ma sarò breve: si parla spesso di socialità e di condivisione – termini abusati in questo mondo del 2.0 a manetta – ma si fa poco per attuarla veramente. A partire dai commenti ai post sui blog: raramente mi soffermo a commentare i blog che leggo soprattutto per mancanza di tempo e per non riempire se ho poco da dire la sezione dei commenti con un “sono d’accordo” o come molti fanno per autopromuoversi con l’URL del proprio blog o lasciare altri link quasi al limite dello SPAM. E’ vero ci sono personaggi del genere, non lo nego.
Non so voi come la pensate ma spesse volte quando commento a me fa piacere lasciare il link (se non c’è possibilità di fare un trackback) nel quale anche io ho parlato dello stesso argomento magari sul mio Tumblr o su questo stesso blog: non solo per contestualizzare con quanto scritto dall’autore, stimolare la discussione con gli altri ed integrare con un punto di vista diverso che l’autore del post potrebbe (ed è molto probabile che nel mio caso sia così) non aver letto (sarebbe inutile ripeterlo nuovamente nel commento). Peccare di modestia in questo caso ti fa sembrare agli occhi degli altri uno che vuol farsi pubblicità sul blog di un altro: come se non ci fossero strade più redditizie (ad esempio quella di scrivere sul proprio cose interessanti).
Ed ecco che dunque tutto ciò viene scambiato come mi ha comunicato Luca Conti via email (leggetevi il post linkato sopra) per autopromozione e per una corsa al “l’avevo detto anche io, l’ho scritto prima io“: parlare di competizione tra blog (passi anche quella tra le persone) non solo è ridicolo ma grottesco e mi porta alla mente le diatribe tra giornalisti tra gare allo scoop, esclusive. Qui nessuno deve vincere il premio Pulitzer ed il mio blog non è Novella 3000: non lo è neanche quello di Sw4n per fare un esempio che riceve più commenti ogni giorno e non parla certo di tecnologia o altre pappardelle hi-tech.
Toglieteli i commenti se non li volete anzi fate come Boing Boing o il Corriere, inserite registrazioni ostiche da far passare la voglia, eliminate la possibilità di inserire l’URL di chi commenta e risolvete: dopo però non venitemi a parlare di socialità e condivisione nè lamentatevi se su Twitter, Jaiku o altro c’è chi vi segnala un post.
D’ora in poi torno all’antico ed al rimpianto (in questo caso) 1.0: l’anacronistico ma sempre affidabile commento via email.
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