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Uh,l'open source arriva finalmente nella PA ?

Il video sopra è stato realizzato dal programma televisivo Report e descrive la realtà dell’open source nel Sud Tirol

Sarà stato decisivo l’incontro con Richard Stallman e Bruce Perens di qualche tempo fa? Forse qualcuno inizia a leggere di buon occhio anche i miei tanti post sull’argomento.
Resta il fatto che la Camera dei Deputati pare abbia scelto l’open source e nello specifico Linux per la sua infrastruttura interna: lo segnala La Stampa qui.

Credo che la notizia sia positiva e mi auguro si diffonda nella Pubblica Amministrazione, dal centro alle Regioni. Intanto è stato lanciato dall’Osservatorio sul software libero questo forum per avviare discussioni in tal merito: un primo argomento riguarda proprio i formati da scegliere ed utilizzare nella PA.
Che una ragione del genere sia motivata (soltanto?) dalla corsa dei tagli poco importa: è un primo passo. Vi invito a vedere il video sopra realizzato da Report tempo fa, è abbastanza indicativo.


Commenti

Una risposta a “Uh,l'open source arriva finalmente nella PA ?”

  1. […] Conosco ragazzi capaci ed intraprendenti con altissime competenze e capacità che potrebbero contrastare a colpi di software libero l’avanzata dei grandi colossi e delle software house più potenti; si tratta di sviluppo, convenienza e non c’entra nulla il tifo affinchè vinca il più debole. Di software libero nella Pubblica Amministrazione e di proposte simili ne ho parlato già tantissime volte e continuerò a farlo ed a darmi da fare per fornire maggiore informazione a chi ancora non conosce le possibilità dell’open source ma a leggere certi articoli a volte cascano le braccia. Il comune di Napoli ha effettuato breve tempo fa un accordo con la Microsoft che prevede tre anni di contratto per un esborso di circa 1 milione di euro: acquisto di licenze Microsoft, programmi e software gratis, sconti e privilegi per i dipendenti del comune di Napoli. La causa del mancato utilizzo dell’open source è dovuto non solo alle lacune nella formazione del personale ma anche perchè citando l’assessore alle reti telematiche del Comune di Napoli Donata Rizzo D’Abundo “il parco informatico municipale usa un codice privato“. Non sono contro Microsoft e le aziende che portano innovazione e sviluppo ma di questo passo l’open source nella PA rimarrà pura utopia. […]

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