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La teoria dei Sei gradi di separazione secondo la quale io e te possiamo conoscerci soltanto attraverso non più di 5 intermediari (persone che già conosciamo) suscita da sempre molte critiche.
Una vecchia ricerca del 2006 di due ricercatori di Microsoft affermò che analizzando i log delle conversazioni di MSN Messenger in media fra due utenti del programma ci sono 6,6 gradi di separazione.
La BBC oggi riprende stranamente il vecchio studio (per altro già inserito nella definizione di Wikipedia della teoria) condotto da Microsoft senza aggiungere molto altro, tranne qualche parere accademico che considera la teoria dei “six degrees” come uno dei più classici miti urbani. Dall’altra parte Microsoft proprio ieri aveva insistito sulla veridicità della ricerca spiegando che è stata recentemente presentata anche a Pechino durante una conferenza.
La cosa certa è che questa teoria ha sempre portato prospettive affascinanti: probabilmente può anche essere considerata nell’ambito dei social network della Rete come una vera e propria misura di distanza sociale e di homophilia.
Non sono un sociologo nè ho abbastanza fondamenta in questo campo ma non capisco perchè ci si azzuffi di continuo su questa teoria. Come al solito probabile ci siano grossi interessi economici dietro: ma quali e di chi?
[UPDATE, August 4]
– Mi accorgo ora che ne scrive (capendoci poco) anche Repubblica.
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