Qualche giorno fa ho letto di un nuovo servizio Web ma solo oggi, sollecitato anche da un invito di Adamo, mi sono deciso ad iscrivermi e per un attimo provarlo.
Sto parlando di Plurk, uno dei tanti siti di “lifestream”, la pratica ancora non molto diffusa di comunicare in diretta su Internet (presumibilmente) ai nostri amici le attività quotidiane che svolgiamo. Per alcuni un altro sito di social networking inutile e per i “perditempo”, per altri una continua conferma che ormai il Web non è bello se non è “social” e “condivisone”.
Insomma Plurk è una sorta di Twitter, per capirci: l’iscrizione è abbastanza veloce e composta da un gradevole “getting started” che spiega l’interfaccia nonostante sia molto semplice, c’è una timeline, ovvero una lavagna centrale che rappresenta lo scorrere delle ore della giornata e dei “plurks”, i messaggi di un massimo di 140 caratteri che i tuoi amici scrivono.
In alto a sinistra puoi modificare subito il tuo profilo ed aggiungere una foto ed informazioni generali di varia natura: quelli che pubblicizzano sempre il loro link dappertutto rimarranno delusi, nessuna possibilità di inserire un riferimento ad un collegamento esterno se non nella sezione “About”.
Su Plurk rispetto a Twitter creare una conversazione e non perderne una nella miriade di risposte dei tuoi amici è decisamente più facile ed intuitivo: se hai il mouse con la rotellina, “scrollando” puoi andare indietro nel tempo scorrendo così il tempo passato. Devo dire che dal punto di vista dell’accessibilità questa cosa non è il massimo.
Mi sembra invece alquanto complicata la gestione degli archivi dei tuoi “plurks” per quanto riguarda i giorni passati (il calendario in basso a destra non mi sembra il massimo) rispetto a quelli attuali, così come il recuperare le vecchie conversazioni che abbiamo scritto; c’è comunque l’integrazione con gli Instant Messagging più noti come Windows Live Messenger, Yahoo, AIM, Google Talk e la possibilità di configurare la Privacy ovvero a chi far leggere i messaggi che invii (a tutti o solo ai tuoi amici?). E’ carina inoltre l’idea dell’uso di alcuni tag colorati, parole chiavi che ti permettono di riassumere e mettere in evidenza alcuni verbi come feels, thinks, loves, sentire, pensare, amare. Sul blog infatti viene spiegata anche l’etimologia del nome Plurk: Peace, Love, Unity, Respect, Karma.
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