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Net Neutrality

Al volo, sulla Neutralità della Rete, Luca mi segnala questo video di Amanda Congdom: ve la ricordate ? Proprietaria e frontman del famoso videoblog, Rocketboom, nel video citato ci “spiega” la neutralità della rete. I sottotitoli in Italiano sono stati realizzati con la collaborazione di Stefano Quintarelli, presidente di AIIP: in Italia il 98% delle linee di accesso, dei fili che entrano nelle nostre case, sono proprietà di un solo operatore. Forse non c’era bisogno che questo video ce lo ricordasse, perchè giornalmente è sotto gli occhi di tutti la continua necessità di una maggiore neutralità, ma è un buon mezzo per diffondere la cosa, peccato che il video non sia stato uplodato su Youtube: a tal proposito rilancio, visto che non l’ho fatto a suo tempo, l’appello dell’Associazione Italiana dei Provider rivolto all’AGCOM. Speriamo che nei prossimi mesi si muoverà qualcosa, anche nell’ambito del WiMAx: c’è chi sta ancora aprendo le “consultazioni pubbliche”, quando all’estero sono (come spesso accade) più avanti. Di questo però parlerò con maggiore precisione nei prossimi giorni.

[UPDATE, November 16] – Stefano mi spiega velocemente perchè la scelta della diffusione non sia caduta su siti come Youtube: il suo intento è quello di vedere prima come si diffonde nei palazzi. Ho ribadito il concetto che un’iniziativa futura potrebbe essere la produzione da parte dei provider Italiani di un video simile, che dimostri la loro forte volontà nel, non solo resistere, ma innovare nel panorama del mercato Italiano. Staremo a vedere.


Commenti

Una risposta a “Net Neutrality”

  1. […] Condivo con Marco la battaglia per i diritti digitali che hanno come principio fondamentale la Net Neutrality. Oggi Marco si pone questa domanda: se una startup che fornisce un servizio web (2.0 o meno) come ad esempio YouTube, Slideshare, Box.net, decide di chiudere, che fine fanno tutti i tuoi dati ? La domanda è lecita e necessita una risposta articolata: ogni volta che ci registriamo ad un servizio accettiamo alcune condizioni nel contratto di agree; come me spero anche tu leggi sempre per bene i termini di servizio (Tos), spulciando anche le Faq in modo da evitare spiacevoli sorprese. Dead/write dei dati personali su di un server: tempo fa ad esempio alcuni utenti di Gmail hanno visto sparire la propria posta personale. Dove la tecnologia ha i suoi limiti deve intervenire il buon senso: fare un backup dei propri dati è una pratica che non tutti fanno ma rimane il primo modo di difendersi da eventuali anomalìe. Lo storage costa alle aziende, non solo in termini economici, nel 2006 c’è stato un aumento dei sistemi esterni a disco del 10% : sono anni che questo mercato è in continuo aumento ma non mi stupirà se in futuro le applicazioni avranno un occhio di riguardo per la sicurezza e la protezione dei dati, magari con una sincronizzazione del software in locale. E’ già possibile infatti per la rubrica, le foto, i video del vostro cellullare, una soluzione del genere; applicarla al web è solo questione di tempo. Nel frattempo che fare ? Giuseppe Granieri oggi parla di web standard e di come si costruisca la Rete del futuro: siamo tutti piccoli architetti. Prima di affidarsi completamente ad un servizio è fondamentale valutare i feedback che ci sono online (blogs,forum): questo tema sollevato da Marco si ricollega in qualche modo all’affidabilità degli ecommerce. Rilancio dunque da un altro punto di vista: mi farebbe piacere conoscere il motivo che ti spinge ad acquistare in rete, cosa conquista la tua fiducia. Una tua opinione e quella di: Massimo, Luca, Luca, Gaspar, Tony, Napolux, Stefano, Kurai, Vittorio, Paolo, Marco, Ludo, Dynamick, Mauro, Giovy, Sw4n, Andrea. Tags: backup, dati digitali, dead/write, diritti digitali, morte startup, Pamphlet, Voice over Net Web 2.0Technorati:   backup, dati digitali, dead/write, diritti digitali, morte startup, Pamphlet, Voice over Net, Web 2.0Share and Enjoy on – Condividi su:These icons link to social bookmarking sites where readers can share and discover new web pages. […]

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