Federico Guerrini su La Stampa parla delle Mafia Moms che giocano su Facebook:

In tutto, gli iscritti a Mafia Wars si aggirano sui 21 milioni, il 30 % dei quali sono donne. Molte di loro passano ore davanti allo schermo a creare il loro impero criminale, cosa che negli Usa ha generato numerosi dibattiti sulla difficoltà di conciliare gli impegni di tutti i giorni, la cura dei figli in particolare, con questo tipo di svaghi che sembrano fatti apposta per creare dipendenza e far perdere la nozione del tempo.

A me fa un po’ ridere: perchè stupirsi? Se ne racconta in Gomorra e in molti altri libri, la letteratura è varia: molti capi clan della criminalità organizzata italiana avevano ed hanno dietro un vice capo o un braccio destro femminile che può essere la loro donna, l’amante, la sorella e persino la cugina. L’unica curiosità che mi viene è sapere in questo 30% quante sono italiane.

1 Comment

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  • Ciao Dario,
    sono d’accordo con te, sono le donne, come si sa, che tengono in piedi i clan mafiosi, sono loro, per biologia e cultura, le custodi della memoria, memoria che significa spesso ricordo degli sgarbi subiti e vendetta. Sono loro a tenere acceso il fuoco. Ma qui non si parla della mafia vera, ma soltanto appunto di un gioco e il focus della notizia, che è più che altro di colore, è su come questi passatempi sottraggano tempo ad altre occupazioni (vedi figli).
    Ciao, Federico